Antonio suda e trasuda a Bogliasco, deciso a riprendersi il ruolo da protagonista che quest’anno è mancato. Ma prima dovrà confrontarsi con Montella, per capire se il prossimo anno potrà essere utile alla causa blucerchiata. Sempre che il Mister rimanga alla Samp: una situazione che definire nebulosa è dire poco.
L’importante è che a breve si metta la parola fine su questa ennesima telenovela stucchevole che vede protagonisti Montella, la Figc, Ferrero e pure Renzi, che spunta un po’ ovunque come il prezzemolo. Un prezzemolo panciuto e sovente sudato.
Cassano chiede spazio, bisogna capire se avrà le condizioni atletiche e fisiche per poter giocare 30 partite in un campionato, cosa che quest’anno non sembrava in grado di fare.
Stiamo parlando comunque di una testa matta, uno dei giocatori più forti che abbia visto il nostro beneamato paese. Cassano è in grado di fare la differenza anche da fermo, come abbiamo visto quest’anno. Ma qual è l’allenatore, nel calcio odierno, che si permette di mettere in campo un giocatore che non corre?
Invece di proclami, Antonio farebbe bene ad allenarsi e a sbattersi. Poi se farà le giocate giuste fioccheranno sempre applausi.
“Per il secondo anno di fila mi è mancato il ritiro” – ha detto Cassano al Secolo. “Penso di aver dato il mio contributo e questo mi fa capire di potere essere ancora decisivo. Ma non posso essere contento perché troppe partite le ho viste dalla panchina e non tutte le ho capite. Ho 33 anni, vado per i 34. quando sarò a fine carriera, sarò il primo ad alzare la mano. Ora, no. Ho ancora tanta voglia di giocare e divertirmi. E se non gioco, non mi diverto”.
“Sono onesto, ci siamo salvati con i punti di Zenga con cui ho avuto problemi perché non mi vedeva – continua Cassano – “ Zenga aveva capito l’antifona per far rendere la squadra, tutti dietro e contropiede con Muriel, Carbonero e Eder. Con Vincenzo c’è un rapporto di stima e di amicizia che dura da 15 anni. Non ci sono mai stati problemi e mai ce ne saranno. Ci siamo conosciuti da giocatori, in questi ultimi mesi siamo stati bravi a interpretare la diversità dei nostri ruoli. Eravamo d’accordo che una volta salvi io gli avrei posto delle domande e lui mi avrebbe dato risposte. Perché un altro campionato così, con due dentro, due in panchina, due spezzoni, non lo posso fare.
Io alla Sampdoria sono felice e posso permettermi di privilegiare la felicità. Mi sto allenando in questi giorni e lo farò anche la prossima settimana. E pure in vacanza. Perché voglio partire a razzo. Ho tanto orgoglio e sarà la mia forza. Ma ho bisogno di chiarezza, penso al prossimo campionato e voglio fare una superstagione, dove sarò, sarò. E per quanto mi riguarda sarò alla Sampdoria”.
4 commenti
dai tira fuori le palle,l’orgoglio e tutto quello che hai e dimostra il tuo valore.l’anno prossimo dovresti spaccare il mondo se sei un uomo!!!in quasi 40 anni di stadio posso dire che tecnicamente sei il piu’ forte che io abbia visto giocare nel doria.dimostralo
Dai, Antonio, dimagrisci e allenati anche a giugno e son sicuro che farai bene!!! Almeno me lo auguro tanto
“Ma qual è l’allenatore, nel calcio odierno, che si permette di mettere in campo un giocatore che non corre?”
Questa frase riassume perfettamente il mio pensiero, Cassano non può pretendere la titolarità, se si sforzasse di capire che potrebbe essere utile per spezzoni di gara, dall’inizio o a partita in corso poco importa sarebbe già tanta roba ma la mia domanda è: lui lo capirà?
Ho i miei dubbi…
Zenga non ti vedeva? Zenga non ti vedeva??? Ma se sei stato un CICCIONE fino al derby di andata (gennaio)!!!
Hai avuto MESI per rimetterti in forma, il mancato ritiro é un ridicolo alibi.
Sono le stesse dichiarazioni della estate scorsa, non facciamoci prendere in giro!
Spazio a qualcuno che può rappresentare investimento e plusvalenza, che ne abbiamo bisogno.