Non per essere critici a priori. Ma per quale dannatissimo motivo siamo finiti in Ungheria, nella afosissima terra di Buk, manco segnalata su Wikipedia?
Forse siamo troppo demodé. Siamo rimasti a quei tempi in cui il ritiro pre-campionato si faceva in ridenti località bucoliche, dove si correva in mezzo ai boschi e si faceva lo slalom tra le vacche. Al limite, capiamo che per esigenze economiche le squadre più importanti vadano in tournée in quei paesi dove hanno ancora un poco di appeal (chissà ancora per quanto…): Cina, Stati Uniti, etc. a guadagnare una barcata di soldi, giocando ogni due giorni e prendendo regolari batoste dalle potenze straniere.
Ma in Ungheria? Perché mai? Qualcuno ci illumini..
Intanto ieri l’arrivo ha avuto connotati tragicomici. In luogo della temperatura mite di Bardonecchia ad attendere i blucerchiati c’era una fornace di 40 gradi all’ombra (Delio Rossi, a quanto pare, non l’ha presa molto bene..). E tra la notte e il giorno le condizioni meteo sono precipitate: tempeste, fulmini, un clima da tregenda, un clima da Fracchia contro Dracula.
La trasferta fantozziana, o meglio, la trasferta “alla Fracchia”, ha avuto un seguito durante la conferenza stampa: il traduttore magiaro è andato in tilt, Delio Rossi (per giunta chiamato goffamente “De Rossi” dall’impacciato traduttore) ha iniziato a innervosirsi. Prima ha chiamato in causa Laczko, la gloria locale (il che fa capire come sono messi da queste parti), pensando probabilmente: “Non sai giocare a pallone, almeno fammi la traduzione!” Poi ha maledetto il clima dicendo ai giornalisti locali e al sindaco di Buk, desiderosi di dichiarazioni sdolcinate per le proprie terre: “Non ho scelto io questo posto. Chiedete alla società”. E ribadendo: “Non sono venuto a fare turismo, ma a preparare la squadra. E basta”.
Intanto ancora fulmini facevano da cornice alla conferenza stampa, mentre il caldo saliva ulteriormente: altri 40 gradi, anche per il giorno successivo, e allenamenti spostati di un’ora e mezza, alle 18.30, per evitare di prendere fuoco. Qualche ardimentoso ha addirittura raggiunto la squadra. Tra questi una menzione va al Club De Paoli di Lavagna, arrivato con alcune unità nelle afose lande di Buk.
Stasera si gioca la prima amichevole della roboante tournée ungherese contro l’Haladàs (serie A magiara), dove brilla la piccola stella del nanerottolo Rado, il Miccoli della Magiaria. Ancora nessuna novità sulla formazione: Delio Rossi potrebbe risparmiare qualche titolare, anche a causa delle condizioni climatiche non favorevoli (qualcuno potrebbe restare fulminato sul campo). Ore 19, Stadio “Rohonci Ut”, città di Szombathelyi