Dopo il punto a Firenze e la sconfitta immeritata e forse decisa da episodi discutibili contro il Milan, andiamo a giocare contro l’ottimo Sassuolo che attraversa un momento di crisi di risultati ma non di gioco.
Di Francesco conferma il 4-3-3: ottimo calcio di movimento, grandi idee e principi di gioco.
Consigli in porta, difesa a 4 con Vrsaljko a destra, Cannavaro e Acerbi centrali di difesa e Peluso terzino sinistro. Magnanelli davanti alla difesa, Biondini mezzala destra e Pellegrini mezzala sinistra. Esterno destra offensivo Berardi, esterno sinistro Sansone e punta centrale Defrel.
STRATEGIA SASSUOLO
IL Sassuolo mette in campo un buon calcio veloce, con movimenti studiati e provati in allenamento: sulla costruzione dal basso le mezzali si aprono in ampiezza e le punte vengono dentro il campo, se invece le punte si allargano in ampiezza le mezzali rimangono dentro al campo. Provano ad occupare tutti gli spazi dentro il campo di gioco nella metà campo offensiva approfittando della punta che prova ad allungare le difese avversarie.
Qualità e velocità nel palleggio, continui smarcamenti per ricevere il pallone: Pellegrini gioca spesso a ridosso dello scarico della prima punta mentre Biondini lavora più in ampiezza.
Grande spinta da parte dei terzini che cercano di metterci in difficoltà in ampiezza. I centrocampisti provano dei cambio campo, cercano un due contro uno e approfittano del lungo scivolamento e del fatto che è complicato arrivarci con i tempi giusti, complice l’uscita dei trequartisti.
Le punte esterne giocano spesso a piede invertito per poter rientrare dentro il campo con il piede forte sia per il tiro che per una giocata. Queste giocate ci mettono spesso in difficoltà, siamo lenti ed impacciati a leggere i movimenti.
Ottime le catene di tre giocatori che lavorano in ampiezza sugli esterni, terzino, mezzali ed attaccante esterno.
In fase di non possesso pressano molto alti, rimanendo corti e stretti, in un 4-5-1 dove gli attaccanti esterni rientrano spesso centralmente lasciando il compito alle mezzali di coprire sui nostri esterni.
Ognuno ha un giocatore di riferimento in uscita, difendono tutti e creano molta densità centrale: cercano di difendere non dentro l’area di rigore ma rimanendo alti.
STRATEGIA SAMP
Noi rispondiamo col 3-4-2-1 ed un po’ di turnover: Viviano in porta, difesa a tre con Cassani a sinistra, Ranocchia centrale e Diakite a destra. Centrocampo a 4 con De Silvestri a destra, Fernando e Barreto centrali e Dodo’ a sinistra, Soriano e Correa trequartisti dietro a Muriel punta centrale.
In fase di non possesso ci difendiamo spesso con un 4-4-1-1 abbassando Dodo’ a sinistra. Centrali Ranocchia e Cassani, Diakite a destra. Centrocampo con De Silvestri a destra, Fernando e Barreto centrali e Correa a sinistra mentre in avanti Soriano prende Magnanelli e Muriel lavora sui due centrali.
Il modulo numerico non è importante quanto gli scivolamenti in fase di non possesso, molto rilevanti nella fase difensiva: dimostriamo di poter passare da una difesa a 4 o a 5 a seconda dagli accorgimenti offensivi del Sassuolo e delle sue giocate.
In fase di possesso la nostra organizzazione di gioco parte dalla costruzione dal basso: con gli esterni alti per l’ampiezza, ricerchiamo il possesso palla basato sui movimenti senza pallone dei giocatori, cercando di occupare tutto lo spazio offensivo con almeno 7 uomini.
Cerchiamo la verticalizzazione ed il gioco centrale, puntando sulla tecnica e sulla velocità dei trequartisti e sulla profondità con la punta centrale Muriel.
I trequartisti lavorano anche sugli esterni cercando di creare superiorità numerica.
Manca in fase di possesso la spinta dei terzi difensori, che rimangono per scelta in marcatura preventiva sull’attaccante Defrel pronto a farsi trovare per ripartire in contropiede.
In fase di non possesso proviamo a portare un pressing alto già nel giropalla nero-verde: Soriano si dispone su Magnanelli, Muriel lavora su Acerbi e Cannavaro mentre Correa rientra largo a sinistra e si occupa del terzino o dellla mezzala.
Gli esterni prendono i terzini, i centrocampisti centrali le mezzali e dietro rimaniamo in un 3 contro 3.
Partiamo bene: è una partita bella da vedere sopratutto per i movimenti ed i tatticismi dei due allenatori.
Ci prendono già alti nella nostra costruzione dal basso, alzando parecchio il baricentro con Magnanelli su Fernando: una mezzala si allarga sull’esterno nella zona in cui si sviluppa l’azione mentre l’altro gioca dentro al campo su Barreto. I 3 attaccanti molto aggressivi e veloci lavorano sui nostri 3 difensori. Sono molto veloci e rapidi anche i due terzini che si alzano velocemente a fornire il raddoppio alla mezzala, costringendo spesso Viviano a calciare oppure a commettere un errore come al 21 minuto.
Al 3′ minuto bella azione della Sampdora in versione Tiki Taka centrale, dove i due trequartisti Correa e Soriano dietro a Muriel mettono in inferiorità numerica Magnanelli e giocando velocemente il pallone: Correa serve Muriel che solo davanti al portiere viene anticipato da Cannavaro.
Risponde il Sassuolo al 6′ minuto con una scalata sbagliata sulla nostra destra: De Silvestri perde Peluso che crossa, Dodo’ spizza all’indietro sui piedi di Berardi che dentro l’area di rigore prova a tirare ma il pallone va fuori.
Berardi mette spesso in difficoltà Cassani sul movimento a rientrare, fortunatamente è molto impreciso nelle conclusioni.
Al 12′ minuto grande azione di Muriel non seguita da nessun compagno. La punta entra dentro l’area di rigore, supera due avversari e crossa rasoterra nel vuoto…
Ma al 18′ minuto compromettiamo in negativo questa partita.
Due gialli per due entrate dure ed evitabili: prima di Diakite al limite dell’area e poi di Dodò, in netta difficoltà sugli esterni del Sassuolo.
Segue a ruota Ranocchia al 22′ minuto, anche se forse il giallo è eccessivo: su un rilancio del portiere nero-verde, spizza Biondini di testa su Defrel che si imbuca centralmente, l’attaccante è piu’ veloce di Ranocchia che fa ostruzione…
Ed al 26′ minuto stesso errore difensivo di Ranocchia su una spazzata difensiva del Sassuolo: il nostro difensore non attacca il pallone e viene messo fuori causa dal rimbalzo, dietro di lui attacca lo spazio Defrel che viene scalciato al volto. Doppio giallo e Ranocchia fuori! Siamo al 27 minuto, ci aspetta piu’ di un’ora in 10… Errore grave!
Ancora un’ ingenuità in trasferta dopo quella di Correa a Firenze.
Esce anche Defrel per infortunio ed entra Trotta. Poco dopo Il Sassuolo sostituisce anche l’infortunato Biondini con Duncan.
Noi cambiamo: 4-4-1 con Correa e Soriano sugli esterni a centrocampo, De Silvestri e Dodo’ terzini e Cassani e Diakite centrali.
Andiamo subito in difficoltà.
Cross rasoterra dalla nostra sinistra, svirgolata di Barreto e palo del Sassuolo con parata di Viviano.
Viviano diventa l’autentico protagonista del match con un miracoloso intervento al 47′ minuto.
Nel secondo tempo il mister prepara il bunker e dimostra di non voler rimanere a giocare a 4: 5-3-1 con l’uscita di Correa e l’entrata di Silvestre che si posiziona centralmente al posto di Ranocchia.
Scelta che determina l’impostazione difensiva del resto di gara da giocare. Proviamo a ripartire con il solo Muriel approfittando degli spazi difensivi di un Sassuolo che occupa tutta la nostra metà campo, con un possesso palla quasi “bulgaro” del 68%…
Al 7′ minuto uscita sbagliata di Silvestre, entrato male in partita, Diakite perde il taglio e Trotta calcia in porta: super parata di Viviano.
All’11’ minuto cavalcata di Muriel che semina due avversari in contropiede, arriva dentro l’area di rigore ed invece di servire Soriano al centro dell’area tira contro il poortiere!
Al 12 minuto esce Soriano per Krsticic. Sul cambio sono abbastanza d’accordo, non mi trova invece d’accordo il fatto di spostare Fernando mezzala e Krsticic al centro del centrocampo.
Siamo molto lenti negli scivolamenti, non difendiamo in maniera attenta e commettiamo tanti errori nella gestione del pallone. Ma almeno combattiamo.
Le mezzali dovrebbero uscire sulla spinta dei terzini, Fernando ha difficoltà di passo nei confronti di Peluso.
Il nostro baricentro è praticamente dentro l’area di rigore… non riusciamo più ad uscire.
Al 15′ minuto gran tiro di Magnanelli parato di Viviano.
Al 27′ minuto esce Muriel per Quagliarella che umilmente si mette a pressare Magnanelli e chiunque graviti nella sua zona.
Al 31′ minuto Di Francesco prova il tutto per tutto con l’ingresso di Falcinelli per Pellegrini: 4-2-4 con Falcinelli che gioca dietro a Trotta. I 4 attaccanti ci consentono di difendere meglio visti i nostri 5 difensori e gli spazi si riducono.
Al 42′ minuto grande ingenuità di Dodo’ e Quagliarella che si fanno superare in un due contro uno da Berardi che entra in area e viene steso in maniera maldestra da Krsticic… Rigore!
Il nostro santone in porta para il penalty di Berardi! Viviano in versione Pagliuca anno dello scudetto!!!
La partita finisce qui, portiamo a casa un punto inaspettato ma importante per quanto visto in campo e che ci permette di avvicinarci lentamente alla salvezza…
Siamo tutti stanchi di vedere certi errori individuali e prestazioni e risultati spesso non soddisfacenti. La delusione è palpabile ma mancano ancora 3 punti per la salvezza e 4 partite da giocare. Resta soprattutto un derby da onorare al massimo delle forze.
Poi via libera ai conti di fine anno…
Per il prossimo anno ci aspettiamo un progetto tecnico e serietà da parte di tutti.
7 commenti
Silvestre le belinate che fa ogni domenica ranocchia non le ha mai fatte.
Non sará lo Zar, ma é sempre stato il nostro miglior difensore, il più affidabile.
Qualcuno sa dirmi perché é finito dietro a gente della parrocchia come Moisander e Cassani?
Onestamente credo che Silvestre non piaccia a montella per il fatto che dimostra difficoltà nel giocare palla nella costruzione bassa,difficoltà peraltro che personalmente riscontro anche in ranocchia…
In attesa della risposta del certamente più preparato Carlo Gino ti dico la mia, Silvestre è finito ultimo nelle gerarchie dei difensori per una questione prettamente tecnica, Montella vuole che l’azione parta dalla retroguardia ed evidentemente per lui Silvestre è il meno capace a impostare…
Chiedo invece al nostro Gino: ho letto in rete svariate critiche a Montella per aver contrapposto al guizzante tridente offensivo del Sassuolo un trio difensivo prestante fisicamente ma alquanto lento e quindi inadatto ad affrontarlo, di qui appunto gli improperi perchè a detta di molti si doveva giocare con la difesa a quattro…tu che ne pensi?
E in generale, per ciò che riguarda l’assetto tattico di una squadra, credi che sia giusto adattarsi di volta in volta al modulo degli avversari variandolo se necessario o è più importante avere un proprio schema e portarlo avanti a prescindere?
Ciao e grazie!
ciao, io posso capire che nn vuole cambiare modulo, ma é altrettanto evidente che contro attacchi veloci i nostri vanno in difficoltà e se non vengono supportati dagli esterni (e dodo’ ha patito parecchio nei primi venti minuti), sono sempre all’uno contro uno con il risultato di taschino é cartellini a raffica. in generale i 2 trequartista, specie in trasferta, sono roba che nn ci possiamo permettere, specie se i due sono passeggiatori come correa e soriano. ovviamente é la mia opinione, quindi posso anche sbagliare.
tatticamente la questione è ben piu ampia e diversa ma sostanzialmente sul succo del discorso non hai torto,anzi….
Allora se riguardi bene i primi 20 minuti prima dell’espulsione di ranocchia la sampdoria attaccava con un 3421 e difendeva speso con un 4411 difesa composta da diakite a destra ranocchia e cassani centrale e dodo a sinistra centrocampo con fernando e barreto centrali a destra de silvestre e sinistra correa soriano su Magnanelli…
scivolavamo a 5 quando spingevano i terzini del sassuolo che giocavano molto alti e larghi..
L’errore per me è stato nell’abbassare dodo,molto impacciato contro berardi e lasciare diakite contro sansone.
Si poteva difendere a 4 con de silvestri a destra diakite e ranocchia centrali e cassani a sinistra su berardi dodo a sinistra e lasciare correa rientrare a destra anche se si trova meglio a giocare a sinistra…
Correa in fase di non possesso diventa di difficile gestione…ci costringe a tenere soriano centrale su magnanelli,perchè ha dimostrato palesemente di non riuscire a tenere il costruttore di gioco avversario,invece che lasciare rientrare soriano largo ben piu bravo nella fase difensiva che correa…
Questo ha spinto nel primo tempo il sassuolo a giocare molto a sinistra con la catena biondini,Vrsaliko e berardi che prendevano spesso in superiorità numerica dodo già in difficolta’ a difendere…
Un altra cosa che non mi è piaciuta è la tattica del secondo tempo…531 con gravi difficoltà a difendere e tenere il sassuolo a centrocampo..
Perchè non un 342?
Diakite silvestre cassani de silvestri e dodo larghi e fernando e barreto centrale soriano o quagliarella e muriel davanti….
Il mister sotto il profilo della gestione della gara sta ampiamente deludendo…sembra in difficoltà a leggere le partite ma magari è solo una mia impressione
è mal costruita a monte,comunque il difetto non è d’origine tattica sui moduli ma di strategie adottate gara per gara,probabilmente i giocatori non riescono a fare ciò che gli si chiede da quel punto di vista,perchè; che un ex calciatore non veda quale è il lato debole o i duelli individuali che possano portar beneficio ne dubito,Fernando ha difficoltà a giocar la palla a memoria e questo spesso rallenta la manovra e ci obbliga ad un giro palla fatto di stop approssimativi e timore nel gestire la palla che spesso ci porta a perdere campo e rifugiarci in Viviano che da buon mancino ha un piede solo e spesso per coordinarsi o aggiustarsi la boccia se pressato rischia il patatrak…Il calcio per altro e sport basato sulla conquista e la gestione territoriale,ora gestire male la palla significa perder campo e fare fatica a riconquistarla altra incognita svelata e che se la palla l’hanno gl’altri entri in una zona passiva del gioco in cui i pericoli si moltiplicano pr il tempo che la subisci,ovvero più e lungo il periodo del possesso palla avversario e più quella stessa azione diventa pericolosa perchè il grado di concentrazione dovrebbe esser sempre maggiore ed invece succede l’opposto è fisiologico ! Ora essere poco aggressivi nel recupero palla concedendo 30 mt di campo significa difendere camminando all’indietro e perdere l’occasione di conquistare più palle perchè non generi errori,forzando il lavoro di disimpegno avversario e rinunci di aver posizione con i difensori per aggredire i rilanci avversari e generare dei break che diano potenziali vantaggi di posizione in fase di ripartenza…I moduli servono principalmente a permettere alla squadra di trovare degli equilibri nelle due fasi di gioco e per lo meno mantenere le parità numeriche per zone di campo la tattica è il sistema e l’organizzazione di gioco,la strategia invece è individuare i punti deboli dell’avversario e martellare in quei punti specifici,ad esempio se c’è un giocatore ammonito costringerlo all 1 vs1 estremo il più possibile anche dovendo spostare i giocatori per accoppiarlo a chi ha le caratteristiche per costringerlo al secondo giallo,se l’allenatore avversario lo sostituisce ha già creato una situazione a te favorevole,quando hai un duello individuale che vinci cercare di far si che si ripeta il più possibile ,se al contrario lo perdi cambiare le rotazioni o gestire le linee di passaggio in modo da isolare e far uscire dal gioco chi ti causa imbarazzo,cose semplici ma parliamo di una squadra che improvvisa anche le banalità,nell’arco della stagione siamo migliorati Dodò a sinistra e il recupero di DeSilvestri e Quagliarella ci hanno dato un identità che prima non avevamo,questo ci da equilibrio e che ci fa giocare anche la parte di campo che cn Zenga era il deserto Tartaro ma restiamo brutti,la Samp è una squadra che nn ha peso a centrocampo che non regge l’urto come si suol dire,con poca qualità difensiva in compenso ha un reparto offensivo notevole ma pigro nella fase di non possesso e pur essendo il reparto che ha prodotto di più è quello che ha penalizzato il resto della squadra nel modo più considerevole…Non è la Samp a non riuscire a supportare 3 attaccanti ma i 3 attaccanti a non generare le situazioni che permettano alla squadra di farli giocare in contemporanea,poi è tutto opinabile ma Alvarez chè è un giocatore che da sostegno nella fase di non possesso e di ripartenza della manovra dal basso ti cambia la squadra in positivo ma è l unico ad aver questa caratteristica,Soriano è un incursore e Correa un attaccante,Carbonero credo sia mancato tanto a Montella lui e Alvarez penso siano con Quagliarella DeSilvestri Fernando e credo che alla fine anche Dodò se verrà confermato o acquisito il cartellino ,Viviano i giocatori da cui ripartire