Santificatelo subito. E poi costruitegli una statua d’oro in piazza De Ferrari per glorificare in eterno Emiliano Viviano: voto 9,5.
Miracoli in serie di san Viviano, che salva la baracca almeno 7-8 volte nei 90 minuti sulle conclusioni che piovevano da ogni direzione: di Sansone, Berardi, Trotta, persino di Acerbi.
Il culmine di santo Emiliano arriva all’87’, quando si oppone con un guizzo da campione all’ormai solita beffa finale.
Dopo una partita di strenua resistenza, una barricata d’altri tempi, è infatti Nenad Krsticic a cadere in un momento di demenza acuta, lanciandosi in scivolata su Berardi in piena area di rigore.
Calcio di rigore netto, la fine sembra dietro l’angolo.
Ma Emiliano ipnotizza lo stesso Berardi, di solito impeccabile dagli 11 metri. Tiro debole dell’attaccante neroverde e tuffo plastico di Viviano alla sua sinistra a respingere la conclusione.
E allora Santo, Santo ora!
Sulla partita c’è poco da dire: una sola squadra in campo. L’espulsione di Ranocchia al 26′ cambia subito gli equilibri della gara. Dubbi sulla prima ammonizione di Ranocchia, ma sulla seconda c’è solo da restare allibiti.
Il difensore sfascia il naso a Defrel con un calcio tra bocca e narici e si prende il rosso. Non è ancora la mezz’ora di gioco, incredibile.
Ma, paradossalmente, l’espulsione di Ranocchia finisce con l’avere due pregi. Il primo è quello di aver eliminato Defrel dalla partita (probabilmente ci avrebbe fatto a fettine). Il francese viene rimpiazzato dal paracarro Trotta, che sbaglia tutto ciò che è sbagliabile.
Il secondo pregio dell’espulsione è stato quello di costringerci a chiuderci a riccio, costruendo doppie e triple linee Maginot contro gli attacchi emiliani, avendo un solo obiettivo in testa: mantenere lo 0-0.
Un catenaccio anni ’50 che avrebbe fatto godere come un mandrillo Nereo Rocco.
Ripartenze zero, anche perché le pochissime che si sviluppano sono affidate al cefalopode Muriel: abilissimo nella corsa ma incapace di terminare l’azione in un modo minimamente efficace. E’ eloquente il contropiede del colombiano al 61′, l’unica azione della Samp nella ripresa: 50 metri palla al piede, Muriel arriva fino all’area avversaria, poi si dimentica di servire De Silvestri a destra o Dodò a sinistra: l’azione sfuma miseramente.
E’ stata una sofferenza pura per almeno 70 minuti. Ma abbiamo resistito finalmente col coltello fra i denti. E finalmente abbiamo visto sugli scudi Barreto (era una partita per lui). Ottimo alla bisogna anche il Fernando di oggi e il solito De Silvestri. Sacrificio e abilità per Dodò, capacità tattica per Silvestre, sostanza marmorea per Diakité, un vero tronco d’ebano.
Ma il monumento assoluto va a Emiliano Viviano, il punto è chiaramente suo.
E’ un punto di platino. Ora vediamo cosa faranno gli altri
8 commenti
MESSAGGIO SPECIALE PER IL DEMENTE KRSTCIC.E TU SARESTI CAPITAN FUTURO……PUOI RINGRAZIARE CHE VIVIANO HA PARATO IL RIGORE ALTRIMENTI SAREI VENUTO A PRENDERTI A CALCI IN CULO A BOGLIASCO.SEI UN DILETTANTE.FOSSI STATO MONTELLA TI AVREI PRESO PER IL COLLO COME FECE MIHAJLOVIC L’ANNO SCORSO CON REGINI AL DERBY.
Ranocchia, Muriel e Krsticic i migliori del match.
A parte l’ironia, se non gioca Cassano domenica si perde anche con la Lazio!!!
37 punti, basta una vittoria. Con la Lazio è importantissimo vincere.
Se questo e’ il calcio champagne di VM, datemi Ia gazzosa di Beppe Iachini! Un grazie di cuore a Viviano dagli Stati Uniti!
formazione do nuovo sbagliata… hai tre centrali che sono lenti, giochi contro tre punte veloci…. metti la difesa a tre, la proteggi con 2 mediani e schiera gli inutili 2 trequartisti. risultato: presi in velocità svariate volte, commettono falli a ripetizione con il risultato di essere ammoniti in tre su 5 dopo 20 minuti. manco a dirlo rimaniamo in 10 dopo 25 minuti e il patatrac è servito. mi dispiace, ma comincio a pensare che nn ci stia capendo un caxxo.,nn c’è una volta che cambia in corso d’opera, insiste con giocatori che sono a) a. frutta e con un modulo troppo offensivo, il gioco latita e, per finire, rimaniamo in 10 e gioca tutto il primo tempo con correa e soriano sulle fasce… é un miracolo sto punto, credetemi.
Una difesa a tre con Ranocchione in mezzo contro i tre attaccanti veloci del Sassuolo… semplicemente tragico.
In avanti, inutile Soriano come trequartista, impalpabile Correa, Muriel il meno peggio.
Per quest’anno dovremmo averla sfangata, per il prossimo se tutto, a partire dalla società, resterà come oggi, la vedo ben dura.
Io non faccio l’allenatore, ma questo è quanto avevo scritto 2 gg fa:
“Posted aprile 19, 2016 at 3:35 PM
La mia invece è una critica proprio x il Mister, anche domani, sempre che questa possa essere la formazione, è una formazione fatta senza criterio, giocare con soli 2 mediani (Fernando e Barreto) di cui Barreto alla frutta!!!
e 2 trequartisti (Soriano , Correa e-o Alvarez ) che non coprono ne corrono è l’ennesima formazione senza nessuna logica, giocare 3 dietro (Cassani, Ranocchia, Diakite), contro le loro 3 punte, (Berardi,Sansone,Defrel) significa prendere una sonora imbarcata.
I loro tre davanti sono tutti velocisti, e noi pretendiamo di contrastarli con 3 moviole!!! e magari trovarsi il più delle volte un 3 contro 3, dai non ci posso credere.
Arrivati a questo punto, non possiamo permetterci di tenere fuori Quagliarella, per far giocare Muriel, invece sarebbe più sensato, (secondo me logicamente), giocare con Muriel e Quaglia, 4 centrocampisti e 4 difensori, domani è fondamentale portare a casa minimo e ripeto minimo un punto, altrimenti prepariamoci al peggio.”
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Adesso mi domando, ma Montella è veramente un allenatore di calcio? perché ho dei fortissimi dubbi!!!, se ci sono arrivato io, che faccio tutt’altro mestiere, nel capire che affrontare il Sassuolo con questa formazione sarebbe stato un suicidio, possibile che lui, pagato profumatamente bene, non arrivi ha capire tutto questo, non è possibile schierare 3 difensori come i nostri contro i loro 3 attaccanti, solo un allenatore incapace può pensare questo, e il risultato qual’e stato, nei primi venti 20 tutti i difensori ammoniti + l’espulsione di Ranocchia.
Cmq grazie a San Viviano, ci portiamo a casa un punto, forse ripeto forse decisivo, ma è sempre meglio stare attenti, con questo allenatore non c’e’ fine al peggio.
Credo che da noi si dia troppa importanza al mister, in positivo come in negativo. La differenza la fanno i giocatori, e i nostri hanno passato 45 minuti a fare di tutto per prendere gol. Ranocchia si fa saltare 2 volte sul rimbalzo del pallone (!) e rimedia 2 gialli. Dodo’ ( veramente pessimo in fase di non possesso ) mette 2 volte l avversario in condizione di calciare pulito a rete con disimpegni quasi comici, Barreto cerca l autogol ( dopo l assist a Higuain ) Correa e’spaesato da quando e’ arrivato nessun progresso e Soriano trotterella per il campo ( con fascia da capitano ). Con gli interpreti in queste condizioni ogni discorso tattico sembra superfluo. A Montella imputo il fatto di non aver focalizzato da subito il valore e la condizione della rosa e aver sottovalutato il rischio di retrocessione ( tuttora attuale, per noi ogni punto e’ quasi miracoloso). Un 30% di colpa e’ certamente suo, come lo era di Sinisa nel brutto finale di stagione scorsa, il resto e’ di chi va in campo.
queste considerazioni ahi me le avevo gia tirate fuori tempo addietro quando vedevo montella ostinarsi coi 2trequartisti e la difesa a 3….
l’allenatore bravo è quello che col materiale che ha riesce a mettere i giocatori nel proprio ruolo,e non chi segue “principi di gioco” che non portano a nulla!!!se non si chiamasse montella lo avremmo gia preso a calci nel culo!!!