Qualità e concretezza, la salvezza è cosa quasi fatta: otto punti di vantaggio sulla terzultima ci collocano quasi fuori dal tunnel.
Vittoria netta contro l’Udinese, finalmente abbiamo visto una squadra senza svarioni, addirittura solida in difesa: Ranocchia, per i nostri standard, dimostra un grande valore.
Diakitè è sostanza e forza erculea che mancava, un cagnaccio che serviva e che si fa sentire. Diakitè è un difensore che randella: o ti anticipa o ti asfalta le tibie. Bene così.
La squadra cresce, concediamo poche occasioni all’Udinese, praticamente solo negli ultimi minuti di gara.
Nel primo tempo accade poco, si rende pericoloso il solo Quagliarella, con giocate da applausi, tra cui l’ormai tradizionale rovesciata acrobatica al 23‘, troppo centrale.
Nella ripresa la partita si mette subito in discesa. Finalmente la fortuna bacia anche la Samp e il tiro cross (molto più cross che tiro di Muriel) al 57′ trova la deviazione decisiva di Armero che spiazza il proprio portiere.
Due minuti dopo, altra sontuosità di Quagliarella: assist pregiatissimo di tacco per Soriano che spara addosso a Karnezis a un metro dalla porta.
Esce Muriel entra Cassano. Gli spazi sono ampi e gli assist vengono sfornati in serie. Al 67′ Antonio lancia Dodò afffossato da Widmer in area: poteva essere rigore. Al 74′ palla in mezzo dalla destra del barese, Quaglia lascia scorrere la palla con una saggezza madornale, irrompe Fernando che di destro dal limite dell’area batte seccamente Karnezis: 2-0. All’89’ ancora pallone col contagiri di Cassano per Quagliarella che tira di nuovo addosso al portiere friulano sbagliando il facile 3-0. Negli ultimi minuti, infine, Viviano chiude la saracinesca con un paio di interventi miracolosi.
Il 2-0 è meritato: abbiamo visto finalmente una Samp solida, senza eccessiva fluidità di gioco ma con una difesa e un centrocampo che chiudono bene gli spazi, pronti a rilanciare un attacco sempre pericoloso. Una solidità che mancava completamente anche solo fino a poche settimane fa.
Nei bassifondi di classifica perdono tutte. Per quanto riguarda invece la lotta per il decimo posto vincono Toro, genoa, Empoli, Chievo, insomma un po’ tutte le squadre che ci stanno davanti.
Manteniamo comunque un punto di vista ambivalente, come dice il Mister: occhio alla zona calda ma un pensiero per il centro classifica possiamo permettercelo, abbiamo qualità in campo, e un’importante solidità acquisita. Crediamoci fino in fondo!
2 commenti
Scusate,ma io tutta questa qualità non l’ho vista..
Gioco lentissimo,poche idee..giocatori modesti tecnicamente se si esclude il grande Quagliarella..
Muriel impalpabile,Kristitic ombra del bel giocatore di tre anni fa..
Buone invece le prestazioni di Ranocchia e Moisander..
Comunque ottimo risultato e finalmente..quasi salvi!
Pierluigi ha visto la stessa gara che ho visto io,aggiungo un Soriano in concludente in fase di supporto alla manovra e spesso ingenuo in fase di contenimento come d’abitudine, Barreto la solita generosità ma poco altro, Dodò e Desilvestri danno l’impressione di poter sfondare se fossero innescati in modo diverso …
Cassano che entra a partita in discesa e cn il vantaggio di poter architettare oltre a svolgere in 20 minuti serve 3 palle Gol e permette alla squadra di guadagnare in autostima,ma abbiamo sofferto eccome l Udinese nn ha affatto demeritato e strategicamente ha fatto anche meglio di noi cmq una gara sostanzialmente equilibrata sin al risultato di parità che ricordo si è sbloccata pr un casuale autogol