Dopo la bella e importante vittoria ottenuta contro il Frosinone affrontiamo un secondo scontro diretto in casa dell’ultima in classifica: il Verona di mister Delneri, che sta inseguendo il miracolo salvezza dopo un girone di andata disastroso.
Con Correa squalificato il mister trova il sostituto in Cassano, mentre Lazaros a sorpresa sostituisce Dodò influenzato.
Con l’ingresso di Cassano cambiamo lievemente il modulo di gioco, dal 3-4-2-1 ad un 3-5-2 con due mezzali molto offensive in appoggio agli attaccanti.
Viviano in porta, difesa a 3 con Cassani terzino destro, Ranocchia centrale e Moisander terzino sinistro. Lazaros esterno sinistro, Fernando centrocampista centrale, Alvarez mezzala destra, Soriano mezzala sinistra, De silvestri esterno destro. Reparto offensivo formato da Cassano e Quagliarella.
Il Verona di mister Delneri risponde con un 4-4-2 con Gollini in porta, difesa a 4 con Fares terzino sinistro, Helander e Moras centrali e Fares terzino sinistro. Centrocampo a 4 con Lionita e Marrone centrali, Wszolek esterno a destra e Siligardi esterno sinistro. Le due punte sono Toni centrale e Rebic che gioca dietro di lui.
STRATEGIA VERONA
La fase di possesso del Verona è molto lineare e scolastica, coerente al modulo scelto da mister Delneri e ai suoi principi di gioco.
Le soluzioni che ricercano sono in ampiezza: il 2 vs 1 con la spinta del terzino in appoggio all’esterno per aprire i nostri centrocampo e difesa e fornire cross per la torre Toni. Mentre in profondità ricercano il movimento veloce di Rebic dietro alla punta centrale.
In appoggio alla fase offensiva vanno un terzino ed un centrocampista alla volta.
Buona l’organizzazione di gioco, ma non associata ad una elevata tecnica.
In fase di non possesso ci si aspettava un Verona molto più aggressivo vista l’importanza dello scontro diretto, una vera e propria ultima spiaggia per riaprire la corsa salvezza.
Nella costruzione bassa ci prendono alti costringendo Viviano al rilancio per poi ripiegare in 10 dietro la linea della palla quando noi superiamo il centrocampo.
Baricentro basso e 4-4-1-1 con Rebic su Fernando e Toni che rimane alto.
Due linee molto corte e strette.
Gli esterni alti attaccano i nostri terzini e poi rientrano larghi. I terzini si occupano degli esterni di centrocampo, mentre i centrocampisti centrali lavorano sulle nostre mezzali e Rebic cerca Fernando.
Stupisce non vedere il Verona dell’ultimo mese, aggressivo e determinato. Forse ha pagato la tensione da “partita della vita”.
STRATEGIA SAMP
La Sampdoria in fase di non possesso cambia in virtù dei nuovi interpreti.
Non difendiamo con il solito 4-4-2. Durante il possesso palla del Verona cambiamo le ‘uscite’ dei nostri giocatori per lasciare Cassano e Quagliarella alti a “lavorare” solo sui difensori centrali gialloblù, .
Difendiamo con un 5-3-2: le mezzali escono sui terzini gialloblu’ con conseguente scivolamento di Fernando e della mezzala opposta sui due centrocampisti centrali. I nostri esterni di centrocampo lavorano sugli esterni offensivi gialloblù.
Moisander e Cassani marcano le due punte, mentre Ranocchia gioca da ultimo uomo ed esce sui palloni alti a duellare con Toni.
In fase di possesso torniamo al modulo di partenza: 3-5-2 con un possesso palla meno orizzontale e piu’ verticale per cercare Cassano e l’inserimento delle due mezzali in appoggio a Quagliarella.
Lazaros e De Silvestri si posizionano come esterni a centrocampo molto larghi e alti. Alvarez e Soriano lavorano sia in ampiezza che in profondità dividendosi tutti gli spazi dell’arco offensivo con Cassano e Quagliarella.
Mossa vincente è il movimento ad inizio azione delle mezzali che cercano di aprire i due centrocampisti centrali verso l’esterno, non verso la riga mediana che invece viene occupata dall’esterno, che si posiziona molto alto.
Anche la posizione ibrida di Cassano spezza il centrocampo e la difesa gialloblu’: Il barese parte da sinistra ma soprattutto lavora dietro a Quagliarella, a metà tra le due linee di centrocampo e attacco.
Fernando rimane a protezione della difesa, mentre uno dei terzini appoggia stabilmente l’azione offensiva (più Cassani a destra che Moisander a sinistra).
Portiamo molti uomini nella fase offensiva, vediamo un grande movimento di Soriano e Alvarez dietro a Cassano e Quagliarella e una marcatura preventiva su Toni per tenere il baricentro alto ed evitare il contropiede.
Quando il Verona ci prende alti, creiamo densità verso destra con tre giocatori: Viviano rilancia sull’esterno destro De Silvestri che spizza di testa sul movimento in profondità di Alvarez o Quagliarella.
Iniziamo molto bene il match, determinati e con voglia, e spingiamo subito in avanti il baricentro: atteggiamento molto positivo ed offensivo, diamo seguito all’approccio mentale avuto con il Frosinone.
La posizione di Cassano mette subito in difficoltà la difesa del Verona: già al 6′ minuto con un’azione sulla destra di Soriano, che svaria come Alvarez nell’occupare gli spazi offensivi: cross di Soriano, il pallone viene deviato ed arriva a Cassano smarcato dentro l’area di rigore. Assist smarcante del barese per Quagliarella che non viene marcato dalla diagonale difensiva di Wszolek. La punta tira su Gollini, la respinta viene raccolta da Soriano che da fuori area tira e segna… 1-0!
Il Verona prova subito a contrattaccare.
Ci crea problemi sopratutto in due zone: in quella centrale con un pressing di Lionita o Marrone e Rebic molto aggressivi su un lento Fernando che pressato perde numerosi palloni. E sulla sinistra con Lazaros, spesso molto offensivo, che subisce le iniziative di Wszolek e gli inserimenti dietro le sue spalle.
Il greco sbaglia spesso i tempi in pressione e rimane a metà strada permettendo l’inserimento dietro le sue spalle del polacco, fortunatamente impreciso nel chiudere l’azione.
Dopo 10 minuti arriva il secondo goal: da uno sviluppo su un calcio d’angolo del Verona, Lazaros serve in contropiede il movimento in profondità di Quagliarella marcato da Fares che sbaglia lo stop in stile Ranocchia con Icardi. La nostra punta parte e salta Gollini in uscita, il tiro deviato colpisce la traversa e torna sui piedi di Cassano che in tap in al volo segna il 2-0!!!
Di meglio non potevamo chiedere per questo inizio di partita…
Dopo un minuto grande parata di piede di Viviano in uscita a tu per tu con Toni: occasione nata da uno sbagliato scivolamento difensivo a destra sull’ennesima palla centrale persa da Fernando.
Al 12′ minuto ancora un assist per Quagliarella di Cassano, che diventa incontenibile anche solo spostandosi e galleggiando tra difesa e centrocampo. La sua tecnica è intramontabile e anche da fermo può far male ad ogni avversario.
Controlliamo la partita subendo veramente poco: il 2 a 0 ci fa calare, colpevolmente, il ritmo intenso dei primi 15 minuti. Il possesso palla rallenta e diventa spesso solo in orizzontale.
Vediamo qualche sufficienza di troppo dei nostri giocatori talentuosi, qualche giocata fine a se stessa e troppi palloni persi che incendiano il nostro mister in panchina.
Al 27′ minuto esce il disastroso Fares per Gilberto che si posiziona terzino destro, mentre Pisano viene spostato a sinistra.
Chiudiamo la partita tre minuti dopo con una splendida azione in Montella-style: Ranocchia anticipa in pressione alta, De silvestri e Quagliarella combinano a destra con 6 passaggi consecutivi veloci, smarcando in profondità la nostra punta che serve nuovamente De silvestri. Cross stupendo sul secondo palo per Lazaros che in girata al volo segna uno splendido goal… 3-0!!
Apoteosi di godimento per ogni allenatore: cross dell’esterno destro e goal dell’esterno sinistro.. COMPLIMENTI!
Al 33′ minuto ancora un’occasione dopo un bello e prolungato possesso palla con Cassano che si sfila dietro i due centrocampisti centrali e serve Soriano, cross dentro l’area di rigore per Quagliarella che viene anticipato.
Al 36′ minuto ancora un assist tra le linee di Cassano per Quagliarella che tira da fuori area: palla a lato.
Al 44′ minuto, dopo 5 minuti in cui siamo tornati a giocare con tocchetti e molta sufficienza per addormentare la gara, rischiamo su un pallone perso in fase di risalita tra Soriano ed Alvarez: recupera Rebic che salta Cassani e serve Toni anticipato in scivolata ancora una volta da Viviano.
Chiudiamo un ottimo primo tempo complessivo anche per possesso palla e gioco espresso: peccato per quelle pause in cui rischiamo di prendere goal su errori di trasmissione banali e di riaprire una partita già nelle nostre mani.
Purtroppo i primi 15 minuti del secondo tempo ricalcano la lentezza e la sufficienza della fine del primo tempo.
Proviamo a gestire la partita, ma fatichiamo a causa del ritmo lento.
Al 7′ minuto azione offensiva di Wszolek, incomprensione tecnica tra Moisander e Lazaros che consente al polacco di servire Toni (non marcato in area di rigore) che di tacco spedisce sul portiere a tu per tu con Viviano…
Al 10′ minuto prova il tutto per tutto Delneri con l’ingresso di Gomez per Siligardi e il 4-2-3-1 con Rebic a sinistra e Gomez dietro Toni.
Montella risponde con l’ingresso di Silvestre per Lazaros. Cassani, ottima la sua partita, si sposta a sinistra come esterno di centrocampo.
Cala il ritmo e cala l’intensità. Teniamo il possesso palla per controllare la gara ma al 20′ minuto, dopo un lungo possesso, inserimento a sinistra di Cassani per Cassano, uno-due con Fernando ed inserimento di Antonio dietro il centrale difensivo che però riesce a sbilanciarlo: Antonio calcia fuori da ottima posizione.
Al 24′ minuto esce Rebic per Romulo che si sposta a destra e Wszolek si sposta a sinistra.
Poi inizia la girandola di cambi: Barreto che sostituisce l’ottimo Soriano, Muriel che prende il posto di Cassano. La partita finisce lentamente con il dominio territoriale dei nostri ragazzi.
Dopo nove mesi, derby a parte, vinciamo una partita fuori casa, grazie anche al cambio di atteggiamento di mentalità: la vittoria con il Frosinone ci ha consegnato una squadra più determinata e consapevole dei propri mezzi.
Montella ha avuto il merito di credere di poter uscire dalle sconfitte con la sua identità precisa ed i suoi principi di gioco.
Manca ancora della strada per la salvezza, ancora 9-10 punti, e qualche interpretazione difensiva vista con il Verona ci invita a non dormire sonni tranquilli.
Qualche interprete deve miglioraare le proprie prestazioni, ma questi sei punti consentiranno di lavorare più’ in tranquillità rispetto ai periodi recenti.
Ora ci aspetta la partita difficile di Empoli, contro una delle sorprese del campionato: una delle squadre che sia per gioco che per tattica interpreta meglio il calcio in Italia: una bella sfida tra due bravi allenatori.. BUON LAVORO!