VIVIANO 6,5
Su un colpo di tacco kamikaze di Correa salva il risultato: un balzo da vero felino, di quei micioni sornioni da divano… paiono dormire ma, al primo battito di ali di una farfalla fanno scattare tutta la loro possente mole come se posseduti dal demonio. Viviano resta miracolosamente imbattuto per la seconda gara interna consecutiva, allelujah. In concreto, il Frosinone si rende effettivamente pericoloso solo in un paio di circostanze, ma il portiere si mostra estremamente reattivo. Un solo appunto: talvolta esitante nei rinvii e nei disimpegni, un comportamento da evitare contro una squadra abituata a lottare con coltello e salame tra i denti. CASCHETTO IN TESTA E VIA, SI VA A SALVARE I PALI. OPEROSO OPERAIO.
CASSANI 6,5
Prova senza alcuna sbavatura per il barbuto terzino dagli occhi a mandorla. Prestazione impreziosita dal bell’inserimento sulla destra nell’azione del 2-0, coronata dal preciso cross in area per Correa e Quagliarella. A differenza di altre occasioni, è puntuale nel chiudere gli spazi in area a Dionisi, Ciofani & c. UN SIMPATICO OMINO.
MOISANDER 6
Approccio giusto anche per il finlandese, che oggi pare aver lasciato i sandalacci alla francescana ed i calzettoni di spugna bianchi negli spogliatoi: ferisce ed incassa, spazza e rilancia. La vecchia quercia lappone impedisce spesso la finalizzazione delle azioni offensive ravvicinate dei ciociari. L’ammonizione finale, però, sembra sostanzialmente inutile . THE WOODMAN, BOSCAIOLO SENZA PACE.
RANOCCHIA 6,5
Vittima di una catastrofica partenza ad handicap (due errori sudici e suicidi nelle prime due gare in blucerchiato), l’ex capitano dell’Inter sta cercando in tutti i modi di recuperare credibilità agli occhi di Montella (e della Sud). La prova odierna di Andy The Frog sembra incoraggiante; positiva la sua marcatura su Ciofani, anche se permane qualche insicurezza palla al piede. Del resto i batraci son più veloci di lingua che di gambe. Forma con Dodo una coppia da zootropolis: l’ultimo dei Dodo e il sagace Batrace. Il terzino brasileiro gli porge anche un pregevole cross da sinistra, ma il promettente Fausto Leali, voce nera dei favolosi anni 60, blocca il colpo di testa di Ranocchia con un urlo straziante che ricorda l’attacco di un suo pezzo black. (A questo punto vorrei tanto rivedere in campo il grandissimo Boranga, definito in passato l’ennesimo erede di Buffon). In ogni caso una prova più che sufficiente per Ranocchia. SALTA E SBALLONZOLA.
DE SILVESTRI 6,5
L’azzardo riuscito di Montella. Lollo-Love rientra dopo oltre un mese ai box, e Dio solo quanto ci è mancato! indiscusso idolo, paladino della fascia e benefattore delle camere da letto, schierato titolare a sorpresa al posto dell’infortunato Ivan. Il ruolo di esterno destro avanzato gli è assolutamente congeniale: nel corso dell’incontro sembra di rivedere lo stantuffo, ma che dico, il nerchione martellante di una volta. Corre, lotta, serve, assiste, chiude: prima dell’assist decisivo per Fernando (in verità, parte di un’ampia triangolazione con il brasiliano), dobbiamo segnalare almeno altri due interessanti cross dalla fascia destra: uno deviato in angolo dal difensore neorealista Rosi e l’altro mancato d’un soffio dai compagni. Esce tra gli applausi (meritati) di tutto lo stadio. A PICCHIO DRITTO.
(SILVESTRE 6,5)
Entra in un momento topico: con la Samp sull’1-0, Montella prova a puntellare la difesa con l’inserimento dell’affidabile (anche se tormentato, in questa stagione, da diversi infortuni muscolari) argentino. Mezz’ora perfettamente funzionale; nessun fronzolo, molta concretezza e la soddisfazione di un paio di stacchi di testa al limite dell’area. EL DOGO. MASTINO IN RIPRESA
SORIANO 6
Si sacrifica ancora una volta in quello che non pare esattamente il suo ruolo, centrale di centrocampo con compiti di copertura. Lui che ama la fantasia e lo svariare in libertà tanto quanto il gel odia le doppie punte. Talvolta prova l’inserimento, ma i suggerimenti per i compagni non sembrano precisissimi; al netto di qualche pasticcio di troppo nell’uno contro uno, la prova del capitano è comunque dignitosa e concreta, con una buona percentuale di palloni recuperati. PECULIARE.
FERNANDO 7
Si rivede il mastino brasileiro ammirato ad inizio stagione. La Sud dovrebbe pensare a dedicargli il famoso pezzo degli Abba…. pensiero personale. Avvio folgorante, con una traversa centrata dal limite dell’area dopo appena quattro minuti. Nel primo tempo è praticamente ovunque: si rende pericoloso su punizione, vince quasi tutti i contrasti ricorrendo più al mestiere e alla tecnica che al fallo e, alla fine, torna al gol dopo mesi, propiziando la triangolazione con Lollo e travolgendo Leali con un piatto da manuale. Leggermente meno brillante nella ripresa, non fa comunque mai mancare il suo apporto. FANCULO LA SAUDADE.
DODO 6
Senza dubbio, l’esterno brasiliano si sta rivelando tra i miglioi rinforzi del mercato invernale. Altra prova di sostanza sulla fascia sinistra, contraddistinta da grinta, rapidità e tocco felpato. Pregevole la destrezza mostrata sia al 20′ del primo tempo (lancio lungo per la testa di Quagliarella, solo sfiorato dall’attaccante), che al 18′ della ripresa: prende palla sulla trequarti sinistra, aggira in velocità il suo marcatore diretto, avanza sulla fascia e tenta il cross su pallonetto per la testa di Ranocchia, piazzato a pochi metri dalla porta (ma Leali riesce a bloccare la conclusione). Elegante ma tutt’altro che lezioso, tiene testa agli avversari con tenacia. UCCELLO MITOLOGICO, IL DODO NON VOLAVA… MA CHE FALCATA!
ALVAREZ 6,5
Si gioca mezzo punto per la scarsa precisione sotto rete. Schierato con Correa dietro Quagliarella, l’argentino in cerca di rilancio non sfigura, riuscendo spesso ad ispirare i maneggi offensivi blucerchiati: serve, suggerisce, tiene occupati i centrali ospiti con le sue serpentine e, talvolta, prova a farsi vedere dai compagni in area. Impreciso sotto porta: vedi il tentativo in scivolata sottorete al 5′ della ripresa, anticipato da un difensore gialloblu, o il colpo di testa al 23′ della ripresa su cross di Correa, fuori dallo specchio). LEZIOSO MA CI PIACE… UN TANGO PER RIKY.
(CHRISTODOULOPOULOS n.g.)
Pochi minuti e palloni toccati che si contano sulle dita di una mano. Simpaticamente colto dalle telecamere a distribuire tocchi di vera feta greca ai compagni in panca durante l’intervallo. PASTORE DEL PIREO
CORREA 7
Rischia un immeritato autogol (su corner ciociaro) e l’ammonizione subita (per fallo su Rosi) gli costerà la trasferta di Verona. Ciò non toglie che la sua prova sia stata estremamente positiva: impegna Leali al 19′ con un destro potente ed insidioso, propizia un’azione di Quagliarella al 7′ della ripresa (poi fermata per fuorigioco) e mette lo zampino sull’azione del 2-0. Più preciso di Alvarez, a differenza del connazionale, però, tende ad evitare i contrasti con gli avversari. FILOSOFO E PREDICATORE DEL BEL CALCIO
(KRSTICIC 6)
Rientra dopo lungo tempo, beccandosi un’ammonizione dopo appena cinque minuti. In un quarto d’ora, fornisce comunque una prestazione sostanziosa a centrocampo. Il fallo subito negli ultimi minuti costerà l’ammonizione (e relativa squalifica) all’ex Sammarco. BENTORNATO, PICCOLO NENAD.
QUAGLIARELLA 7
Schierato unica punta, sebbene assistito dal duo latinoamericano Alvarez-Correa, dà impressione di estrema concretezza. La sua faccia pare di gomma… un misto tra il Jim Carrey di THE MASK ed un pornoattore anni 80, smorfia da canaglia e guizzo sempre in canna. Rientra spesso (a volte lo troviamo a centrocampo a chiudere se non addirittura in difesa in occasione di calci piazzati), mette sotto pressione una difesa avversaria arroccata, si guadagna punizioni e cerca di farsi vedere (riuscendoci) dai compagni. Pericoloso con tutte le parti del corpo, è lesto nel deviare in rete di prima il pallone del 2-0 in area. GOMMOSO E VINCENTE
MONTELLA 7
Consapevole dell’esizialità dell’incontro contro una diretta concorrente per la salvezza: confermata la difesa a 3, punta sul rientro di De Silvestri come esterno destro di centrocampo e Alvarez trequartista con Correa, con Quagliarella unica punta. La difesa è in crescita, sia pure con qualche esitazione di troppo. Lollo e Dodo sono stantuffi efficaci, capaci di coprire e proporre senza pause, il centrocampo è in grado di capitalizzare i palloni recuperati (merito soprattutto di Fernando), mentre Alvarez, Correa e Quagliarella creano scompiglio nelle rodate retrovie laziali. Intelligenti le sostituzioni: uscito Lollo, Montella schiera Silvestre in difesa e fa avanzare Cassani; Krsticic (al posto di Correa) conferisce maggiore solidità (e rudezza) al centrocampo. LA VERA ASTUZIA DA GUAGLIONE NAPOLETANO È ADATTARSI ALLE SITUAZIONI E TRARNE IL MEGLIO. E LUI LO FA.
7 commenti
l’unico cambio che farei è mettere soriano al posto di alvarez(che a me non piace!!)perchè da centrale lo perdiamo un po’, o meglio non lo sfruttiamo in pieno per le sue capacita’. ed al suo posto mettere ivan(o barreto se recupera la condizione)per fare piu’ legna in mezzo…
Finalmente!
Vorrei evidenziare come si accusi facilmente la dirigenza dei risultati magri. Francamente, con mezzi limitati abbiamo a disposizione finalmente un corredo di giocatori divertenti che non abbiamo avuto mai con i garrone. Mi ricordo sempre e solo l’unico Cassano, che ora c’è ma in più abbiamo Correa, Alvarez, Soriano e pure vorrei metterci Dodo che ha movenze tecniche “creative”, oltre a vari giocatori veri come fernando. Il sacrificio di imparare a giocare bene come vuole montella vale la pena. Guardate l’Inter : uno schifo e 100 milioni spesi. Nemmeno il real ha la formula infallibile. Solo il barca è matematico. Mi sembra assurdo chi tira veleno sulle difficoltà e l’incertezza che sono parte del gioco e del fascino del calcio, con il senno di poi patetico. In sintesi: molto meglio un giorno da Ferrero che 100 anni da Garrone.
altair sono d’accordo con te!!!! ci piace correa??????????????bene allora 8 mln per un ragazzino col cavolo che l’avremmo preso col magnate…………………..
Non sottovalutiamo Alvarez; se trova continuità con un altro paio di giornate e terreni più asciutti ci darà soddisfazioni. Correa ha fatto un primo tempo dove si è vista aggressività sconosciuta prima. Cala alla distanza. In trasferta si potrebbe partire con Soriano e Alvarez (come dice Luca) dietro Quaglia e un interditore a fianco di Fernando (Ivan, Barreto, Kriticic). Il resto ok; a parte Ranocchia che probabilmente con la prestazione di ieri comunque è al suo massimo.
Tutto giusto. Ma a voi non diverte veder giocare Cassano ? Spero giochi domenica al posto del bravo ma squalificato Correa.
Tecnicamente nell’ 1 contro 1 Alvarez è di un altro pianeta rispetto a Soriano. Inoltre si allarga a fare l’ attaccante esterno quando si accentra Correa (gran giocatore, non ne avevamo uno del genere dai tempi di Mancini), e viceversa. Soriano pero’ è piu adatto all’ interdizione e all’ inserimento a sorpresa (alternandosi con Fernando) per vie centrali. Dalla cintola in su siamo piu che decenti, non mi convincono De Silvestri, rozzo, lento e macchinoso e Quagliarella che ha fatto il suo tempo e puo’ essere un discreto rincalzo (come Cassano). Opterei per Muriel che ha delle pause ma anche lampi da campionissimo.
In difesa purtroppo siamo scandalosi, salvo solo Moisander, tatticamente molto ordinato, purtroppo ha pagato dazio per lo sbando generale del reparto. Silvestre è lento e approssimativo, da sempre l’ idea di essere in affanno, unica dote: picchia come un fabbro. Cassani spesso fuori posizione e in ritardo, una riserva e nulla piu. Ranocchia imbarazzante sempre a parte col Frosinone, Regini a confronto era Beckenbauer. Ottimo Dodo’, ma è molto piu un ala che un difensore. Tra le riserve Palombo è ormai un ex calciatore, Barreto un oggetto misterioso: scandaloso, sempre fuori ruolo, gira a vuoto e non è in grado di compiere i passaggi piu elementari, non si capisce il suo ingaggio (tra l’ altro con alto salario). Bene Ivan, sbaglia spesso ma non demorde mai e pur essendo una mezza sega fisicamente è cattivo, determinato e non si tira mai indietro, inoltre si adatta a un ruolo non suo. Vorrei vedere di piu Pereira sulla destra. Skriniar è per ora un incognita come del resto Rodriguez. Per conto mio gli acquisti di Barreto e Rodriguez varrebbero l’ immediato allontanamento di Osti. Flop totale.
Se rimarremo in A spero che la cessione di Soriano sia l’ unica (ormai pare cosa fatta), punterei sulla riconferma di Alvarez (che credo abbia il contratto in scadenza a giugno), lancerei definitivamente Pereira ( a tale proposito l’ aquisto di Sala è un altra idiozia) e Ivan titolari, mi libererei di giocatori non funzionali e dagli ingaggi onerosi (Cassani, Silvestre, De Silvestri, Palombo, Barreto, Mesbah, Christodoulopoulus, Rodriguez , Quagliarella e Cassano ), punterei a prendere Dodo e a riscattare Carbonero. Prenderei un paio di centrali tosti, uno bravino di piedi (dare via Salamon è stata l’ ennesima cagata di Osti) e uno che sia capace ad allargarsi e fare il terzino destro e per il resto, come riserve, punterei sui migliori giovani della primavera e su qualche promessa già inseribile tra i titolari. A proposito di primavera Ponce è ottimo e potrebbe giocare già ora tra i titolarissimi !!
CASSANO A VITA!!!MI SPIACE SOLO NON VEDERLO GIOCARE. E CONTINUO A RIPETERE LA TARANTELLA CHE NEL MERCATO DI GENNAIO CI SIAMO RINFORZATI DECISAMENTE BASTA VEDERE LE PRESTAZIONI DI DODO’ CHE VALE 50 REGINI,RANOCCHIA VALE ZUKANOVIC E QUAGLIARELLA/ALVAREZ CHE NON FANNO RIMPIANGERE EDER.PIU’ SALA CHE E’ UN OTTIMO GIOCATORE E DIAKITE’ ANCORA NON GIUDICABILE.E BILANCIO DELLA SOCIETA’ AL 31/12/2015 CHIUSO A MENO 2 MILIONI PRATICAMENTE NULLA.CON GARRONE ERA SEMPRE UN BAGNO DI SANGUE.QUINDI PRIMA DI SPARARE SULLA SOCIETA’ O SU FERRERO(PERALTRO PERSONAGGIO DISCUTIBILISSIMO)ATTENIAMOCI AI FATTI E AI FREDDI NUMERI.LE SOMME SI TIRERANNO COMUNQUE A FINE STAGIONE