Devono tirare fuori le palle, quel manipolo di pecore dormienti, incapaci dopo quasi un mese di assimilare il benché minimo insegnamento da un signor allenatore come Vincenzo Montella.
Caproni, che si fanno irridere da ogni avversario, senza rispetto per se stessi e (cosa ben più importante) per la nostra maglia.
La pacchia deve finire, tre mesi di fancazzismo e di bella vita avrebbero fiaccato qualsiasi atleta degno di questo nome. Ora il ritiro di quattro giorni, la full immersion tattica atletica di Roma dovrà portare a qualche risultato, perché c’è poco da scherzare: con Lazio e Palermo devono arrivare punti.
I giocatori iniziano finalmente a preoccuparsi.
Dopo il momento di tensione tra giocatori e tifosi alla fine di Samp-Sassuolo potrebbero essercene altri. Non è bello arrivare alle minacce, ma non vogliamo farci prendere in giro da un gruppo di viziati che hanno scambiato la maglia blucerchiata per un parco giochi.
In questo momento di crisi nera dobbiamo tuttavia restare uniti e affidarci alle capacità di Montella. A tal proposito, iniziano a essere indigeste tutte le accuse a Ferrero (da aspettarsi, alla prima ondata di risultati negativi). Al Viperetta va imputato l’unico marchiano errore di aver preso a inizio anno un paraculo dalla barba castana, subito rientrato nel calore di Dubai, nel calcio che non conta, al riparo dalle critiche.
Ferrero ha pagato il fatto di essere neofita del calcio, non valutando che l’allenatore deve essere la scelta fondamentale per costruire la tua squadra. Si è fidato di Walter, della sua barba mendace, e ha preso una solenne inculata.
Dopodiché il tentativo di rimediare in corsa da parte del presidente c’è stato, ed è anche importante: arrivare all’allenatore più promettente d’Italia non è stato facile, sono serviti soldi per Vincenzo e anche, a quanto pare, per la buonuscita alla Viola.
E’ assurdo quindi che la furia di critiche al presidente arrivi proprio in seguito al suo gesto più lungimirante per la Samp, al colpo migliore da quando è arrivato.
Resta, nonostante tutto, la fiducia nella squadra e in Vincenzo.
Ma da oggi non si scherza più. Le prese per il culo sono finite, ora dovete svegliarvi, bambocci.
3 commenti
Concordo al 1000%. non aggiungo altro!!!
La penso esattamente così
Leggo: “non è bello arrivare alle minacce” Ma stiamo scherzando? È questo un atteggiamento da tifoso blucerchiato? Ci fosse ancora Paolo Mantovani ti avrebbe radiato all’istante.