Gioco Sampdoria: deludente. Classifica e punti: sufficienti.
Continua il campionato senza infamia e senza lode della nostra squadra. Organizzazione rupestre con la classica serie infinita di palla lunga e pedalare. Pressing disorganizzato, una filosofia che prevede il chiudersi in difesa dopo il minimo vantaggio.
Almeno si sono fatti passi avanti da quei catenacci assurdi, che per altro non portavano a nessuno risultato, visti contro Torino e Atalanta.
Il dubbio che resta alla tifoseria è sempre lo stesso: al netto di Zenga, la Samp, come potenziale, dove potrebbe arrivare?
16 punti in 11 partite non sono pochi, per quanto arrivati con tre vittorie contro le ultime in classifica, la vittoria miracolosa con la Roma e una serie di pareggi insignificanti.
La società non ha il prosciutto sugli occhi in merito al rendimento della squadra.
Ma, francamente, l’esonero dell’allenatore è impossibile finché stazioneremo a metà classifica.
Il prossimo filotto di gare complicate (almeno fino alla fine del girone d’andata) può essere decisivo per il futuro di Walter. E c’è da rabbrividire al pensiero di affrontare diverse trasferte veramente dure con l’organizzazione di gioco vista in tutte le gare comatose fuori casa.
Per ora Walter resta comunque saldo sulla panchina e quindi meriterà ancora il nostro sostegno.
Facendo un discorso puramente aritmetico, sarà dura mantenere la media punti attuale, vista la difficoltà del prossimo calendario. Potremmo tranquillamente girare a 24-25 punti, ossia una girone piuttosto mediocre (poi se qualcuno si accontenta della salvezza, per carità, è liberissimo di farlo).
Tanto vale sperare ancora in botte di culo e in una crescita tattica della squadra che ad oggi sembra di difficile realizzazione. Ma i miracoli talvolta esistono, accendiamo i ceri a san Gennaro, a san Giuseppe o a san Pietro, il santo protettore dei portieri.
8 commenti
Io al momento aspetto di arrivare a 40 punti che sono la quota salvezza, passate quelle colonne d’ercole vedremo che mare ci aspetta….mi accontento di poco ma visto il gioco espresso e che siamo dipendenti da Eder al 90% davanti non vedo orizzonti sereni.
Con Donadoni questa squadra avrebbe 24 punti come Inter e Fiorentina
Ma salvare che? e’ stata promessa la CL? Lo scudetto? Se si, quando?
Le ricordate, ovviamente parlo degli anagraficamente in grado, le prime Samp di Paolo?
Si è subito saliti in A il primo anno?
E quando alfine vi si riuscì nessuno ricorda le prestazioni altalenanti, e spesso zuccavi con le piccole, di quella squadra forte si ma piena di giovani?
Dunque: tanti giovani, 1 o 2 “stelle”, partitone con le grandi e partitacce con le piccole….. c’è mica qualche analogia?
Un pò di pazienza signori, senza gettare le basi per il futuro non si va da nessuna parte, anche se mi vien da pensare che ci fossero stati i sistemi di comunicazione odierni i “mugugni” sarebbero proliferati anche 30 anni fa….senza pazienza non ci saremmo goduti neanche “quel” numero 10, tralasciando il finale amaro, che i primi anni era indisponentissimo e beccato sovente dai distinti ove ricordo, io bimbo allora, i tifosi non erano sempre tenerissimi con lui per la sua discontinuità giovanile…
sono pienamente d’accordo con te andrea ma purtroppo noi che abbiamo vissuto quell’epoca storica e che eravamo stati ‘educati’ a tifare dal grande Paolo stiamo vedendo ora una gran parte della tifoseria che non ha piu’ niente a che fare con la sud di un tempo. ci stiamo omologando a tutti gli altri tifosi che ragionano di pancia e che sparano sentenze. è inutile negarlo non possiamo piu’ rimarcare la nostra unicita’ nel tifo…..siamo ormai parte della massa calcistica e me ne dispiace….
vengo al di la del risultato c’ero ci sono e ci saro’….
Più e più volte mi sono chiesto se diversi lo siam mai stati o meno…la risposta che mi son dato è che in pochi lo siamo stati,siamo e saremo mentre la gran parte della tifoseria si è solo goduta le vittorie, e se non ci fossero state quelle avrebbero tritato i cosidetti anche ai protagonisti di allora.
ma sai i mugugni c’erano anche allora ed è giusto che ci siano per carita’ non si cerca la perfezione,ma era forse lo spirito diverso,si era piu’ ottimisti si guardava il bicchiere mezzo pieno,avevamo piu’ equilibrio nei giudizi avevamo piu’ gioia ,eravamo veramente una tifoseria diversa(e di questo i bibini ci pativano ricordi??) e questo all’inizio dell’era di Paolo quando non si era ancora campioni….
adesso si ulula gia’ all’annuncio delle formazioni,se un ragazzino sbaglia,prima che finisca la campagna acquisti,quando si fa cagare una partita ecc……
siamo figli di questi social dove uno davanti ad una tastiera pensa di avere la verita’ in tasca e puo’ sparare sentenze definitive…..
io ho vissuto quell’epoca
e ricordo molti tifosi, anche anziani, soci di club
e che avevano in tasca l’abbonamento da anni,
che mugugnavano contro Mantovani
li ricordo bene
qui il punto però è che ferrero di mantovani e della sua visione
non ha proprio nulla da spartire
qui a gennaio si svenderanno eder e soriano
e allora si passerà dai mugugni alla paura più vera….
Piú che altro, oggi siamo noni dietro: Fiorentina, Inter, Roma, Napoli, Sassuolo, Milan, Lazio, Atalanta. Si puó legittimamente pensare di fare la corsa per il sorpasso di Atalanta e Sassuolo, nel caso guadagnando due posizioni, e diventiamo settimi. Ma dietro di noi a un punto c’é la Juve… che, nel caso, ti fa diventare ottavo. E questo sempre che il Genoa riusciamo a tenercelo dietro (si sa mai…).
Questa non é una previsione del futuro, potranno esserci tutte le sorprese in positivo e negativo del mondo, ma oggi guardando le cose e la classifica con franchezza…
Col ritorno delle milanesi appare quantomeno arduo replicare la scorsa annata che, ricordo, l’abbiamo chiusa bene pur giocando nella parte finale anche peggio di come abbiamo giocato col Chievo, senza riuscire a sovrastare nemmeno squadre che a fine campionato non si giocavano piú nulla!