Nuovo appuntamento con il provocatorio giornalista Massimo Villa, che commenta l’ennesima prova deludente in trasferta
Questa volta, per evitare inutili spargimenti di Maalox, mi limiterò a paragoni cinematografici, visto il profondo legame tra il nostro presidente e il grande schermo. Rigorosamente tutto italiano:
– Altrimenti ci arrabbiamo: che potrebbe essere un messaggio lanciato dai tifosi, ma in realtà lo cito solo per ricordare i film di Bud Spencer e Terence Hill, quelli dove volavano un sacco di schiaffi. Bene, sono proprio delle badilate di schiaffi quelle che la Sampdoria si sta purtroppo prendendo in trasferta. Che abbia di fronte il Real Madrid o il Pizzighettone di genoana memoria, poco importa.
Ricomincio da tre: tre sconfitte in trasferta, ma anche tre partite, le due in casa più la trasferta contro il Chievo, che suonano un po’ come un “aut aut” per Walter Zenga, o almeno lo si spera vivamente.
L’Armata Brancaleone: che potrebbe essere benissimo la Sampdoria quando va a fare “le Crociate” fuori da Marassi. Una débacle totale senza precedenti, e fortuna che il Napoli non era ancora tanto in palla, altrimenti al posto di un due a due sarebbe stato un quattro a zero secco.
Non ci resta che piangere: se dopo queste partite qualcuno non avrà trovato un briciolo di gioco, e rassegnarci ad una stagione di alti e bassi, in un campionato dei poveri, dove anche un Sassuolo fa la figura del leone e la Juve stenta ancora (senza parlare del Milan, ecc. ecc.)
L’allenatore nel pallone: forse gli rimane da provare il 5-5-5 e poi le avrà combinate tutte. Nell’unica partita dove Palombo sarebbe stato il minore dei mali, riesce a proporre in una squadra che ha già difficoltà di collegamento fra difesa ed attacco, un modulo con tre attaccanti puri e tre trequartisti. Un suicidio annunciato che ha dato i suoi frutti.
Caos calmo: almeno apparentemente quello che in società si sta vivendo dall’inizio della stagione. Zenga pare un “protetto” di Ferrero, da lui scelto e quindi… intoccabile? E comunque i problemi si sono palesati anche nella squadra, dove Muriel rimane una promessa non mantenuta ed ormai ha più chili addosso di Cassano, dove non esistono sostituti di Fernando o di Barreto e dove un Regini al centro della difesa pare un’offesa all’intelligenza dei tifosi.
2 commenti
Ci sarebbe stato bene anche: IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO!
Lunedì mattina….appena sveglio…..ho pensato a …..Novellino.