La schifezza esportata in trasferta arriva anche al Matusa di Frosinone.
Nessuno credeva potessimo perdere. E invece riusciamo a farci battere anche dai mezzi esordienti frosinati, che praticano un calcio da parrocchia.
I ciociari chiusi in difesa, ripartono per qualche contropiede: questo basta per aggiudicarsi la gara. Che schifo.
Eppure le premesse blucerchiate erano interessanti.
I primi 15 minuti hanno visto una buona Samp, squadra rivoluzionata, centrocampo rivoltato come un calzino per le assenze (che risulteranno alquanto pesanti) di Fernando e Barreto.
Gioca Cassano dal primo minuto, non è quello di 5 anni fa ma risulterà forse il migliore a fine gara con le sue classiche verticalizzazioni.
L’assist al 5′ per Muriel è perfetto e doveva essere spedito in rete.
Il colombiano in velocità poteva anche provare a saltare il portiere. Un rigore ed espulsione sarebbe stato il jolly della domenica blucerchiata.
Invece il diagonale di Muriel finisce sul palo. Errore grossolano dell’attaccante, ma questo è nulla, in confronto alla sagra dello sbaglio che mette in scena Luis da quel momento in avanti: controlli ripetutamente sbagliati, tiracci inutili da scapoli contro ammogliati.
Muriel dà sempre l’idea di dover entrare in forma: peccato che questa situazione vada avanti da gennaio.
Dopo i primi 15 minuti, in cui andiamo sovente alla conclusione e intavoliamo giocate pregievoli sull’asse Cassano-Eder-Soriano, nel resto della gara si osserva la solita piccola Samp formato trasferta: reparti allungati, sensazione che tra difesa e attacco manchi completamente un raccordo, incapacità totale di rendersi pericolosi a difesa avversaria schierata.
E i problemi, spiace ripeterlo, ma nascono dal manico.
Nulla può Zenga sulle imprecisioni degli attaccanti dei primi 15 minuti, ma le colpe per i restanti 70-75 minuti di gioco completamente sterile sono del tecnico.
Come singoli siamo certamente forti, tutti sanno giocare a pallone. Non sono più i tempi funebri di qualche stagione fa, quando schieravamo i Gavazzi o altre ciofeche, giocatori che quando azzeccavano due passaggi in fila si gridava al miracolo.
I tempi sono cambiati. E Ferrero è giustamente incazzato nero in tribuna, perché ad una squadra con ottime potenzialità non corrispondono risultati sul campo.
Incredibile a dirsi, abbiamo perso anche a Frosinone.
E ora Zenga si attaccherà al palo colpito da Muriel. Ebbene, che non rompa i coglioni e si faccia un esame di coscienza, visto che le partite durano 90 minuti e noi siamo riusciti a perdere nettamente contro una squadra di scappati di casa, di quelle compagini rurali che sembra di vedere quando giochi nei tornei amatoriali, tutti pelati e con trent’anni per gamba.
Eppure è 2-0 secco, deciso tra il 55′ e il 56′: prima un corner battuto teso sul primo palo, nessun difensore allontana e Paganini segna di testa ad un metro dalla porta. Poi il raddoppio, soltanto un minuto dopo: ripartenza ciociara, lancio dalle retrovie che supera Moisander, intento a guardare l’erba del prato e Dionisi batte Viviano con un preciso pallonetto.
Volevamo vedere le prodezze dei nostri e invece vediamo una simil-prodezza frosinate.
Si chiude la gara con mille attacchi sterili della Samp, Eder stremato, provato dalla doppia gara in Nazionale, non combina nulla.
Chiudiamo addirittura con 5-6 giocatori tra attaccanti e trequartisti in campo, ma il risultato è sempre lo stesso: il nulla offensivo.
La partita si chiude con una via di mezzo tra la tristezza e il disgusto. E la pochezza della squadra ha ovviamente un responsabile: l’allenatore.
16 commenti
Deve andarsene zenga ma anche e soprattutto quel personaggio che dice di essere il presidente.
Avete raggione abbiamo fatto schifo
Forse è meglio che Zenga torni a Dubai, là si sta bene !!!!!!!!
semto già puzza di serie B. così si sfascia la squadra , i nazionali se ne vanno, e ferrero prende i liberi senza contratto .
Povera Samp !!!!!!!!! Mantovani e Garrone si rivoltano nelle urne !!!!!!
Cerco di essere il piu obiettivo possibile, tralasciando l’enorme incazzatura che mi ha colto dal secondo gol frusinate e che ho tutt’ora: purtroppo non abbiamo un gioco ( e non lo avremo mai con Zenga ), non abbiamo uno schema, basiamo tutto sulle improvvisazioni di buoni improvvisatori : poteva andare bene ( forse ) negli anni 80-90 non nel calcio di adesso, può andare bene ( forse ) quando puoi giocare di rimessa perchè in vantaggio o perchè affronti le grandi , contro le quali non hai moltissimo da perdere e che a volte ti lasciano giocare; ma non quando devi fare la partita e oggi dovevamo fare la partita, anche e soprattutto dopo essere andati in svantaggio. Aggiungiamo una notevole mancanza di personalità e lucidità, una condizione fisica che non mi sembra proprio ottimale ed ecco spiegate, a mio avviso, le rivoltanti prestazioni con Torino Atalanta e Frosinone, nonchè, contro l’Inter, il fatto di essere spariti dal campo dopo il gol di Muriel.
Al di là di singoli correttivi ( Muriel deve darsi una regolata e forse rifiatare, Eder è stanco; il pur ottimo Cassano non può fare 90′, benino Carbonero ) il problema è la linea data dal manico: con Zenga in panchina più di questo non vedremo.
Concordo sull’importanza di Barreto, Fernando e Silvestre, però suvvia abbiamo giocato contro il Frosinone…..
Zenga basta!!!
Hai fatto vedere cosa sei in grado di fare (90% dei punti fatti grazie alla buona sorte), adesso esonerato!
La squadra è buona con 2 ritocchi a Gennaio ed un allenatore vero da subito si potrebbe puntare a qualcosa di più della salvezza, ma se si continua con coach Z ci salveremo anche, ma che tristezza…
A me oggi Zenga mi ha ricordato quando da bambini si sognava la squadra ideale è si mettevano 5 o 6 attaccanti. Il Mr probabilmente è anche una brava persona ma non ha esperienza, non ha cognizione da allenatore, sembra l’amico più abelinato che di calcio non capisce mai un tubo, un po’ simile a Ferrara
Ad oggi, Quaranta sembrano tanti! Lo sapevano anche gli autisti del 17/ che Zenga e’ un cane di allenatore, vero viperetta!?
Non vorrei essere ripetitivo, è da settembre che insisto col dire che, con questo allenatore, si rischia seriamente la serie B…
Non aggiungo altro, se non augurarmi che Ferrero rinsavisca e rispedisca a Dubai Zenga, solo Zenga perché non è degno di essere chiamato allenatore!!!
Avere Coach Z é come comprare, non dico una Ferrari, ma quanto meno una Audi S6, per poi equipaggiarla con pneumatici ricoperti.
La Samp , la solita Samp da trasferta, molle impacciata senza gioco, la domanda è questa ci salveremo continuando così? Analizziamo la squadra nel complesso è buona molto tecnica come non mai negli ultimi anni, manca però di organizzazione e un sistema di gioco chiaro, l’unica cosa che si vede è la palla lunga di Viviano e ….la speranza che quei due là davanti facciano tutto. Non è sufficiente nel calcio moderno , dove i reparti devono essere compatti granitici pronti a difendersi e poi ripartire, o a difesa schierata sfruttare le fascie con sovrannumeri continui per creare cross o spazi per i trequartisti , niente di tutti questo, pertanto allenatore insufficiente urge trovare soluzione adeguata…..
Come ho postato in precedente intervento, prima della prova con il Frosinone (meglio mandare la primavera a giocare in trasferta) dobbiamo stare attenti a guardare la parte destra della classifica, questo allo stato attuale delle cose, con questa guida tecnica.
Non facendo mai punti in trasferta (continuando a questa media vergognosa in trasferta faremo 6/7 punti in tutto il campionato) ed in caso non potendo vincere sempre, si aprono scenari a dir poco allarmanti.
La colpa del presidente è quella di aver preso Z, per il resto la campagna acquisti è stata per me più che dignitosa visto che sulla carta nn abbiamo una lira.
Su Muriel ho scritto spesso. Diciamo che gabbare i Pozzo é difficile, in genere accade il contrario.
Se c’é una cosa che sa fare Zenga é far esplodere i ragazzini.
Ivan, Pereira, e… Bonazzoli.
Mettere fuori il paffutello colombiano dal primo minuto non si puó, però inizierei a fare questo avvicendamento dopo un tempo.
Bonazzoli é fortissimo, vedrete…
Concordo 100% cone il tuo: Diciamo che gabbare i Pozzo é difficile, in genere accade il contrario.
L’ho scritto in precedenza e lo ripeto: Zenga andava mandato via dopo la disfatta di Torino contro il Vojvodina. La conseguenza è che ci stiamo portando dietro l’equivoco di quest’allenatore che non ha saputo dare alcun gioco alla squadra ad eccezione della palla lunga di Viviano, nella speranza che qualche difensore ceffi o svirgoli la palla e che Muriel o Eder s’involino e la mettano dentro. Il grosso timore è che consigliato da un DS da serie cadetta come Osti non si caschi sul disoccupato Delneri. D’altra parte con una presidenza cabarettistica e che finanziariamente potrebbe al massimo sponsorizzare squadre di calcetto da tornei balneari e che si regge sulle fidejussioni dei Garrone (così si legge), non credo che nessun allenatore di valore come Montella e similari e perfino dei Donadoni, si avvicinerebbe alla Sampdoria. Penso che Zenga abbia chiesto consiglio a Mihajlovic circa i giocatori sui quali puntare, altrimenti non si potrebbe capire lo smembramento del centrocampo con la cessione di Duncan e Acquah giocatori invisi a Mihajlovic e per contro innamorato di Regini. Il secondo gol di ieri è difficile vederlo perfino sugli sterrati di periferia dei tornei dilettanti.
a me pare tutto chiaro, già da tempo:
avevamo la grande chance di arruolare Sarri a giugno,
noi eravamo la sua dimensione ideale,
non una grande piazza che reclama lo scudetto
non grandi stress in caso di sconfitte….
avrebbe plasmato un’ottima squadra con idee di gioco,
ma avrebbe chiesto al nostro esimio presidente di poter
decidere i giocatori da inserire nel progetto: giocatori di qualità,
tutto il contrario della rosa che avevamo
il signor presidente sentito odore di spese fuori budget
ha cortesemente declinato l’offerta e la candidatura di Sarri è svanita
adesso abbiamo lo schifo che abbiamo voluto e costruito a giugno
Ed è un peccato perché un certo giro palla ed un minimo di personalità nei primi 20 minuti si era vista. Carbonero non mi è dispiaciuto affatto.
Al di là di tutto ciò che avete già scritto, per me Correa doveva entrare prima e non aspettare che il Frosinone fosse chiuso in difesa e Muriel terminare la sua partita già al 45° del primo tempo.
Aggiungo: Muriel non sarà mai un campione se cerca sempre la giocata, anche perché gli riesce una volta su cinque. Quando devi buttarla dentro serve concretezza e BASTA. Muriel è solo “voglia di stupire per poi rivedersi la sera in TV… mentre si mangia i pop-corn”. Non serve un giocatore così.