Giubilato Regini: era nell’aria dopo la prestazione mostruosa di domenica, favorita dalle dissennatezze tattiche del Coach.
E chiudiamo qui le critiche a Zenga, che ha comunque dalla sua parte una sufficiente quantità di punti in classifica.
E di questo è giusto dargli merito, così come della sua abilità di puntare senza remore su due giovanissimi come Ivan e Pereira, due belle sorprese di inizio stagione.
Sufficiente il numero di punti in campionato, ma, come evidenziato da Domenico Arnuzzo (probabilmente il commentatore più lucido delle vicende doriane): “Il gioco visto in campo non è ancora sufficiente”.
In questo clima di precarietà, in cui ancora non si capisce il vero valore della squadra, arriva la gara difficilissima contro la Roma.
I Capitolini di Garcia hanno pensato bene di fare un ampio turn over contro il Sassuolo, per poi arrivare belli carichi domani a Marassi.
La Roma giocherà con la squadra titolare, De Rossi sarà piazzato in difesa.
Noi ci presentiamo con Viviano in porta e la difesa del secondo tempo di Torino: ossia Lazaros a destra, Silvestre e Moisander centrali, Pereira spostato a sinistra. A centrocampo possibile qualche variante: confermati Barreto, Fernando e Soriano, ecco il solito ballottaggio per la quarta maglia tra Ivan e Correa. Con Eder e Muriel ovviamente intoccabili (ma da Muriel ci aspettiamo di più, dannazione, meno panza e più sostanza), l’eventuale mossa di Correa dal primo minuto dietro le punte sarebbe coraggiosa.
La pessima sconfitta di Torino ci ha messo nella condizione di dover fare risultato contro una squadra sulla carta molto più forte di noi.
I prossimi turni non saranno agevoli, domani vogliamo una squadra che faccia il suo sano calcio, senza l’arrendevolezza eunuca della prima frazione di gioco torinese.
Fiducia a Zenga e nei ragazzi, forza Doria!
1 commento
in questa fase problematica di avvio di stagione, il nodo é la fascia sinistra: se Zukanovic non é pronto, meglio Mesbah (che avrà una motivazione in più se giocasse).
Correa dall’inizio é fondamentale per aggredire l’avversario e raccordare centrocampo e attacco.
Gli altri 3 dovrebbero essere Barreto e Fernando inamovibili, e uno tra Soriano e Carbonero, o lo stesso Ivan.