Invettiva contro le istituzioni, a seguito dell’ipotesi Reggio Emilia. La situazione è assurda, conseguenza dei sonni letargici della nostra Città. C’era la possibilità di costruire il nuovo stadio ma tutto è fermo, perché in questa città gestita da personaggi dormienti tutto è immobile.
Ora affiorano i problemi per quel colabrodo di Marassi per colpa dei mancati pagamenti delle società e delle istituzioni pigre. Arriviamo in Europa e salta quasi sicuramente il primo turno a Marassi, con la speranza di poter giocare la fase a gironi (se augurabilmente ci arriveremo).
Che schifo, istituzioni penose, ci avete impedito per anni di costruire il nuovo stadio, in una citta che dorme!
Attraversi la (imbarazzante) sopraelevata e vedi realtà desolanti e abbandonate come il Palazzo Ansaldo, o i padiglioni della Fiera del mare, che sembrano dei casermoni tipo periferia di Bucarest. Che roba è?
Il modo di pensare oscurantista delle nostre istituzioni è scandaloso.
Lo stadio di Marassi? Ci abbiamo vinto tutto noi, i cugini ci hanno versato soprattutto lacrime amare. Le solite, calde lacrime di bibino.
Lo stadio, quell’aborto pieno di difetti a cui sono legati i genoani: ne hanno fatto il proprio museo, il proprio mausoleo. E allora che ci si seppeliscano, retrogradi!
A Garrone hanno bocciato di tutto. Gli hanno impedito in tutti i modi di fare lo stadio che sarebbe stata la nostra nuova casa e la possibilità di lavoro per molti, il rilancio di uno spazio cittadino, magari con eventi correlati, concerti seri che a Genova non si vedono da anni.
Vien voglia di riprendere le parole che disse Bosotin, solo un anno fa, quando esortava i tifosi a farsi sentire, fare pressioni per la costruzione di un nuovo stadio, che può essere un vantaggio per tutta la città (anche per quei disgraziati dell’altra sponda).
“Per costruire lo stadio nuovo – diceva Boso – abbiamo visto ostruzionismi, paletti, rotture di palle senza fine. Genova conferma di essere la Bella Addormentata nel Bosco, non si muove mai nulla. Gli assessori sono in larga parte genoani, gente che della Sampdoria se ne frega. Quando la Samp era una squadra che dominava in Europa, sono riusciti a lasciarci mezzo stadio per un anno e mezzo. Molte partite le abbiamo giocate a Cremona! E poi sorge un dubbio. Ma i genoani perché sono così tanto attaccati a questo stadio, perché lo vogliono tenere così tanto? Loro non ci hanno mai vinto un cazzo! Solo noi abbiamo vinto in quello stadio, eppure siamo aperti al cambiamento. Ma il Genoa è in crisi. Siamo sicuri che riesca autonomamente a mantenerlo? Non sarà che ha un vitale bisogno del nostro supporto per continuare a mantenere lo stadio?
Noi doriani dobbiamo farci sentire di più sulla questione stadio: fare casino, rompere i coglioni alle amministrazioni locali.
Proponi un progetto sensato e se le autorità ti dicono di no, noi tifosi facciamo casino, andiamo all’attacco. Così dobbiamo fare per svegliare questa città Bella Addormentata, dove gli assessori, ripeto, sono in larga parte genoani e del futuro della Samp se ne fregano”.
Non solo della Samp, a quanto pare anche del futuro di tutta la città.