Secondo diverse fonti, sarebbe in via di definizione il prestito alla Samp del terzino della Juventus Paolo De Ceglie, classe 1986. L’ostacolo principale sarebbe rappresentato dall’oneroso ingaggio previsto dal suo contratto: la Juve, infatti, è disposta a cedere il giocatore in prestito per una stagione, a patto che la Samp se ne accolli l’intero ammontare.
Più che per il rendimento in campo, il difensore originario di Aosta (finora unico valdostano a fregiarsi del titolo di Campione d’Italia) si è fatto notare negli ultimi anni per alcuni episodi extrasportivi: è dj e musicista dance (ha anche inciso un singolo Moving On, uscito nel maggio scorso); inoltre, dopo la vittoria del scudetto 2011-12, ha pubblicato in rete una foto molto discussa (soprattutto dagli antijuventini), in posa a fianco alla sua Jeep tricolore (e tristellata) per festeggiare il ritorno al successo dei bianconeri dopo anni di stenti e tribolazioni.
La sua carriera si è sviluppata quasi esclusivamente nella Juve, che lo prelevò da una società aostana a soli dieci anni. Talento promettente della Primavera, Capello lo convocò in prima squadra in alcune occasioni nel biennio 2004-06; esordì ufficialmente in prima squadra il 6 novembre 2006, in Serie B, durante Napoli-Juventus 1-1. Qualche settimana più tardi, il 25 novembre, segnò la sua prima rete da professionista, contro il Lecce.
Nella stagione 2007-08, De Ceglie passa in comproprietà al Siena: esordisce in Serie A il 26 agosto, proprio contro la Samp (vinta 2-1 dai blucerchiati, grazie alle reti di Bellucci e Montella). Sarà un’ottima stagione per il difensore: 29 presenze e 2 reti, un posto da titolare nell’Under 21 di Casiraghi (con cui aveva esordito il 12 dicembre 2006 in un’amichevole contro il Lussemburgo), la riacquisizione dell’intero cartellino da parte della Juve e, infine, la partecipazione alle sfortunate Olimpiadi di Pechino 2008 (in cui sarà terzino sinistro titolare della rappresentativa azzurra).
Tornato alla Juve, in cinque stagioni vincerà due campionati (2012 e 2013) e una Supercoppa Italiana (2013): nonostante alcuni infortuni (uno al torace nel febbraio 2009 durante un quarto di finale di Coppa Italia contro il Napoli e uno alla rotula in un match di campionato contro il Milan, nell’ottobre 2010, che lo terrà giocoforza lontano dai campi per 6 mesi), il difensore ha sostanzialmente confermato le sue buone capacità tecniche, sia pur senza riuscire a conquistare un posto da titolare fisso (112 presenze e 1 rete in cinque anni tra campionato e Coppe).