Si veleggia verso il secondo match, contro l’ambizioso Lucento. Sullo sfondo un calcio mercato italiano che langue. Smilzo, spennato, privo come al solito di colpi di scena. E la Samp, per bocca del suo mastro Garrone, sembra aver già sparato tutte le cartucce: caccia grossa, verrebbe da dire! Date queste premesse, è forse meglio concentrarci sui segnali della prima gara, contro gli scappati di casa della formazione valsusina. I dilettanti valsusini, sottoposti alla seconda aggressione, dopo quella inesorabile e funesta del Tav, sono stati letteralmente bombardati dai cannoni fumanti della Sampdoria. Era immaginabile, ma le proporzioni sono state molto confortanti.
Qualcuno ha visto la partita? Io l’ho vista tutta, e posso assicurare che dall’inizio del secondo tempo fino alla fine del terzo (si giocava insolitamente su tre tempi), si è assistito ad un assalto selvaggio dei giocatori blucerchiati alla porta dei dilettanti allo sbaraglio di Valsusa. Ad un certo punto (e non esagero), i cronisti, che assistevano al match impari, non avevano tempo di siglare sul taccuino il nome del nuovo marcatore che un’ennesima segnatura scuoteva la derelitta rete locale: un’ecatombe per tutta la Valle che calcia: l’ira degli dei pallonari si è abbattuta inesorabilmente su di essa. Facendo una breve analisi della partita, le indicazioni che si possono trarre sono: il ritmo di gioco imposto da Delio Rossi è già molto alto: centrocampisti assatanati, coi coltelli fra i denti, aggrediscono i portatori di palla avversari… Che Delio voglia dare una significativa accelerata già in partenza di torneo? Allenarli a ritmi alti, anche per ovviare a palesi, evidenti, grossolane carenze tecniche.
Comunque, a questi livelli, contro gli scapoli e ammogliati valsusini, saltando la difesa che ha praticamente oziato, Romero che si è addirittura appisolato, saltando anche i centrocampisti ( che hanno sfarinato il solito, apprezzabile, calcio, ma non hanno segnato manco contro la Valsusa), va evidenziata la prestazione degli attaccanti doriani, che sembravano insolitamente fuoriclasse assoluti.. Sansone sembrava il vecchio Adriano Imperatore. Eder, il Ronaldo I che tutti ricordano. Addirittura Pozzi pareva giocator di fino.. Gabbiadini, lui no, non ha ancora affilato il sinistro vincente che tutti si aspettano.. ma arriverà! Dunque la partenza ha dato segnali positivi…
Depennato finora dall’incoraggiamento collettivo il pentolone polacco Wszolek. Su cui, a mio avviso, anche Delio Rossi storce il viso rugoso e presagisce un licenziamento in tronco: un ritorno mesto, su carro bestiame, in terra di Varsavia. Per carità, il giocatore avrebbe anche dei numeri. Come esterno di spinta ha delle qualità. Poche, magari, ma alcune sparute qualità si nascondono nel giocatore, specie in zona offensiva. Ma come esterno di 3-5-2, cari miei, il cingolato della Pomerania non sembra proprio indicato. Tuttavia, ha parlato il presidentissimo Garrone, spetta a Delio l’ultima scelta. Nel mentre, scommetto 50 euri sull’arrivo di un nuovo esterno sinistro..