Se fino a stasera c’erano solo tre punti tra Samp è Napoli è da considerarsi un mezzo miracolo. Una differenza abnorme tra le due squadre, sia tecnica che di intensità. Non c’è stata partita, ma almeno resistiamo per 30 minuti, fino a che il tiro a bersaglio partenopeo non trova la porta.
E purtroppo il gol del Napoli arriva su un tiretto di Gabbiadini di destro che passa sotto le gambe di Viviano in versione goffa.
Al 12′ avevamo trovato il vantaggio su una delle poche palle buone giocate dalla Samp: corridoio azzeccato di Soriano per Eder che si invola, mette in mezzo e Raul Albiol rotola con la palla in porta.
Per la cronaca, anche in questa azione Okaka era riuscito a finire in fuorigioco di mezzo metro.
Poi inizia il monologo napoletano.
Noi affondiamo: un centrocampo semi-nullo, Eto’o nel primo tempo gioca inspiegabilmente davanti alla nostra area, trafitto dalla frecce napoletante. Se non fosse multi-milionario farebbe quasi tenerezza.
Acquah misteriosamente ancora in panchina. Ma perché non mettere un centrocampo più dinamico e “sostanzioso”, visto che ci sono Acquah e Duncan sempre pronti?
Ma anche il resto della squadra stecca di brutto. Okaka davanti è una garanzia implacabile: o rallenta il gioco (nel raro caso in cui prende palla), oppure sono falli e pallacce perse.
Vista la differenza netta tra le due squadre c’è poco da dire su questa gara, se non che alcune scelte tattiche di Sinisa ultimamente si capiscono poco.
Gli altri gol del Napoli arrivano al 34′: il raddoppio su combinazione Gabbiadini e tiro secco di Higuain.
Poi al 47′, già che stavamo soffrendo poco, De Silvestri regala palla a Insigne (Lollo stasera sembrava ubriaco). Insigne si fa 30 metri di corsa e la schiaffa dentro di destro con Viviano immobile.
Ancora De Silvestri zappa Hamsik dentro l’area e concede il rigore a Higuain che porta il punteggio sul 4-1.
Dopodiché arrivano almeno tre palle gol nette per il Napoli che sbaglia in più occasioni il 5-1.
Negli ultimi minuti la sassata di Muriel accorcia le distanze per il definitivo 4-2 a partita ormai ampiamente conclusa.
Sconfitta netta che conferma il nostro periodo difficile.
Pazienza: i primi 4 posti, lo abbiamo ben capito, sono vette per noi impraticabili.
Per il resto c’è un campionato da giocare da qui alla fine, bisogna stringere i denti per non vedere sfumare un sogno coltivato a lungo.
Ci vuole l’impegno, lo sforzo e la massima concentrazione di tutti e il ritorno alla lucidità di Sinisa e il suo staff.
E anche il ritorno possibilmente immediato di Eder di cui si saprà a breve l’entità dell’infortunio.
8 commenti
E adesso fuori chi non vuole piu’ sedersi sulla panca.
Vero Mister!!!!
Manca un Sergio Volpi, dannazione !
concordo in pieno fra
Mamma mia…. Fuori Okaka, alla frutta. Muriel a fare la punta centrale e Eto’o dietro di lui assieme a soriano. Fuori palombo e dentro il centrocampo colored. Ma come si fa ad andare a giocare contro questo Napoli con 3 punte e soriano… A sinisa…. Ma vai va! Ci hanno preso a calci in culo per 90 minuti, ma chi ti credi di allenare, il real Madrid?
PS ah dimenticavo, nn hi nominato eder, perché quando va bene é distorsione al ginocchio…. E mi tocco…
Forse la peggior SAMPDORIA della stagione, surclassati dall’inizio alla fine da un avversario che sembrava giocasse con due uomini in più da quanto si facevano trovare sempre liberi!
Non so se sia ANCHE una questione di modulo ma a me questo 4-2-3-1 che improvvisamente abbiamo voluto rispolverare a poco più di un mese dalla fine del campionato (!) non mi convince proprio per nulla, stringeva davvero il cuore vedere Eto’o costretto non di rado a fare anche il terzino!!!
Buttare via adesso una stagione sarebbe da suicidio, cerchiamo di rimanere calmi e di fare quadrato attorno alla squadra, 6 punti con Verona e Juve non sono utopia a patto di ritrovare lucidità e convinzione!
Concordo al 100% .Il Napoli ha un centroavanti a livello mondiali, noi, purtroppo un paracarro.E’ difficile che Etoo possa parlare calcisticamente con Okaka.Solo il mister non se ne accorge.
Non farei drammi per la sconfitta, perdere a Napoli e con il Napoli dell’ultimo mese ci può stare.
I punti gettati alle ortiche in precedenza, Cagliari, Cesena, Chievo, Milan a Milano quelli si sono punti pesanti, con anche solo 3/4 punti in più eravamo in Europa.
In questo caso non sono i punti persi a far incazzare ma il modo. Rinunciatari dal primo minuto, incapaci di sfruttare la spinta positiva del vantaggio, in totale imbarazzo in costruzione al primo accenno di pressing degli attaccanti avversari, la cui contromisura ( e non da ieri) e’ il rilancio di Viviano a cercare la testa di De Silvestri sulla linea laterale: imbarazzante!
Dove e’ finita la squadra coraggiosa e propositiva di un mese e mezzo fa? Una delle chiavi di volta della freschezza e del ritmo del girone di andata era stata la perfetta rotazione dei giocatori, soprattutto a meta’ campo, ora vediamo alcuni di essi giocare in evidente riserva o fuori ruolo e altri fare muffa in panchina.Perche’ i giornalisti non chiedono questo a Sinisa invece di chiedergli se preferisce la pizza alle trofie? Per Eder stagione finita, lesione del collaterale, merda!