Ripartire da Muriel ed Eder. Come poi si possa preferire Okaka a Samuel Eto’o è uno dei grandi misteri umani. Ma si va verso il tridente colored Muriel-Eder-Okaka contro il Cagliari in enorme difficoltà, fidiamoci di Sinisa.
Zola sta per essere giubilato, l’orgoglio sardo non è servito a questo campione assoluto del calcio anni ’90: il Cagliari sta colando a picco, anche a causa di una difesa terrificante.
In tempi non sospetti avevamo la capacità di far risorgere le squadre con un piede e mezzo nella fossa. Quest’anno (escludendo l’ecatombe Chievo) la musica è cambiata e sabato l’occasione è importante per tornare a dare continuità ai nostri risultati.
Nell’ultima giornata, oltre ai passi da pantera di Eto’o, i suoi tocchi di classe pura che in blucerchiato non vedevamo dai tempi di un altro 99 (Ciccio Pedone ha detto giustamente: “Eto’o vede cose in campo che gli altri non vedono”), la pagina più esaltante è stata la grande prestazione di Luis Muriel: esploso come dinamite nel secondo tempo, capace di realizzare un gol da campione alla Luca Vialli che ha dato la svolta alla partita.
L’arrivo di Muriel è stato un po’ offuscato dalla sarabanda camerunese, dalla grande attesa per Eto’o (ma anche da alcuni dubbi legati alla condizione fisica del colombiano).
Muriel ha voluto fortemente la Samp: si asserragliò nell’hotel Astor di Nervi e minacciò gesti estremi in caso di ritorno da Stramaccioni, l’allenatore con la puzza sotto il naso che l’ha bocciato definitivamente.
Muriel (paragonato scomodamente a Ronaldo per i suoi dribbling in velocità, la tecnica, la capacità di vedere la porta) ha bisogno di allenarsi bene e di sentire la fiducia intorno a sé, come ha ripetuto Mihajlovic. Speriamo che l’attaccante metta da parte i fritti, soprattutto i fritti di platano, quelle robacce, e si dia alla cucina sana.
In Italia Luis è esploso a Lecce nel 2011-12, sotto la guida di Serse Cosmi: 7 gol in 29 presenze al debutto in A.
L’anno successivo passa all’Udinese, ma tarda il suo esordio in bianconero causa infortunio, presentandosi a dicembre. In metà campionato segna 11 gol in 22 partite, mettendo in luce qualità impressionanti. Tanto che il rabbino Pozzo gongola, pensa di aver trovato un nuovo attaccante da rivendere a peso d’oro.
Ma arrivano infortuni a catena: Muriel finisce sempre più ai margini, gioca poco, segna ancora meno. Forse si stufa anche della noia di Udine, del freddo becco, della faccia da ottuso di Stramaccioni.
E finalmente nel gennaio scorso approda alla Samp, dietro cospicuo investimento di Ferrero.
Il resto è storia di oggi.
Queste le parole di Flachi nella sua rubrica su sampdorianews.net, che inquadrano al meglio la situazione:
“Muriel è sempre stato un grande ma grande giocatore, l’unica cosa che gli è mancata è stata la continuità. Questo ragazzo ha dei numeri impressionanti, spero che l’ambiente Sampdoria, come in passato accaduto con altri giocatori che non erano riusciti a esprimersi con continuità, possa essere un punto di partenza. Ha delle doti impressionanti, e lo sta dimostrando”.
5 commenti
Lo stesso Di Natale ha dichiarato alla Domenica Sportiva che secondo lui è più forte di un certo Alexis Sanchez, non so se ci rendiamo conto, stiamo parlando davvero di top player!
Il problema è la testa del ragazzo, il buon Totò ha anche aggiunto che non si sacrifica abbastanza mentre i soliti “uccellini”raccontano che il ragazzo non faccia proprio vita da atleta…
Abbiamo tra le mani un autentico, potenziale fenomeno, starà soprattutto a lui e all’ambiente blucerchiato favorirne la definitiva esplosione…
Tra l’altro relegando Eto,o in panchina si rischia di creare un problema che potrebbe ripercuotersi nello spogliatoio. A proposito di Muriel (che si vede lontano un miglio essere un gran giocatore) e di altri come lui, sono sempre più convinto che nello staff di una società sia indispensabile lo….psicologo! E per finire: bisogna battere sonoramente il Cagliari e possibilmente dargli la spinta per la serie B perchè a noi ha sempre rotto i marroni. Mi ricordo che nel campionato 1990/1991 con il pareggio di Marassi (2-2) ha rischiato di farci perdere la strada .. per lo scudetto. E l’anno dopo, alla prima, ha ridimensionato subito le nostre aspettative che sembravano trionfali dopo il gol su punizione di Silas. E ora di rendergli la pariglia!!
Eto’o in panchina può aver senso solo se lo metti dentro ad inizio ripresa, e non mandarlo in campo gli ultimi minuti; fosse per me dentro subito dal 1 minuto.
Il mercato di gennaio credo abbia reso tristi alcuni giocatori… Palombo per primo che rischia di restare in panca per lasciar spazio ai tre black-brothers, con Acquah che oltre ad essere arrivato per ultimo è anche l’unico centrocampista ad essere sicuro del posto da titolare. L’altro è Soriano: sia Correa che Eto’o possono togliergli il posto da trequartista nel 4312.
Secondo me, Eto’o dietro Muriel +Eder, può essere una cosa assolutamente devastante. Eto’o ha la visione di gioco e il passaggio filtrante nel DNA, è uno che gioca a testa alta e il pallone non lo guarda mai… gli altri due sono abbastanza veloci e abbastanza tecnici per fare un gol ogni due assist. Certo Eto’o non fa molto “filtro”, ma col Cagliari si potrebbe provare…
(sostanzialmente concordo con Gian Domenico Odone)