E due: dopo la lite Okaka-Sinisa, eccoci di fronte ad un altro diverbio, questa volta con Eto’o. I giornalacci, quelli che tutti conosciamo, ci sguazzano e parlano già di rottura in casa Samp. Beh, non esageriamo. Basta drammi, ci hanno fatto due palle così. Ferrero getta acqua sul fuoco: “E’ stato solo un diverbio di opinioni e per la verità anche piccolo. Stiamo calmi, la Samp è saldissima”, ha detto il presidente per rassicurare gli animi.
Ora ci sarà l’incontro tra i due mostri sacri, si spera che tutto si ricomponga.
Nervi comunque tesi dopo la batosta torinese: speriamo che l’incazzatura generale si veda domenica prossima sul campo, non resti soltanto nei confini di Bogliasco.
Differenze di vedute tra i due: Eto’o si sente pronto per giocare. Sinisa dice di no.
Eto’o sta affrettando troppo i tempi?
Forse è così, ma vedendo il Bergessio di ieri vien da pensare che Eto’o potrebbe giocare anche con un attacco di gotta.
Comunque decide Sinisa.
Secondo mal di pancia: Samuel ieri è entrato sul 3-0 a partita stra-finita e pare che non abbia gradito.
Terza cosa: il camerunense oggi voleva passare probabilmente la giornata in famiglia, ma le furie di Sinisa gli hanno scombussolato i piani: allenamento mattina e pomeriggio (a cui comunque il giocatore non ha partecipato)
Mihajlovic ha detto che Eto’o deve calarsi nella realtà blucerchiata, che non avrà trattamenti di favore.
D’accordo, ma forse sarebbe più saggio venirsi incontro.
Va bene che l’organizzazione “militaresca” di Sinisa sta portando dei risultati incredibili, ma è anche vero che alla lunga le vittorie le conquisti con i campioni. E noi dopo l’addio di Manolo abbiamo un estremo bisogno di Eto’o in campo.
Samuel, nonostante i 33 anni, è ora un patrimonio blucerchiato, l’unico capace di fare la differenza.
Non si può nemmeno trattarlo come un Sansone qualsiasi.
Stiamo calmi. Calma e gesso.
Arriverà probabilmente la multa per Eto’o, poi toccherà alla dirigenza intervenire per evitare nuovi scontri tra i due mostri sacri. Presidente Ferrero, tocca a te calmare le acque.
4 commenti
Caro Sinisa non puoi “privare” della libertà un giocatore arrivato all’ultimo momento e incolpevole della disfatta di Torino. Avesse giocato dal primo minuto….. Per una questione di logica dico che ha ragione Eto,o.
Preserviamo anche sinisa !
….e poi, non è che Gabbiadini giocasse sempre dal primo minuto. Ora che è stato ceduto (per sua volontà…..voleva appartenere ad una sola società ed a quanto pare la preferita era il Napoli…) improvvisamente è diventato il fenomeno che valeva un buon (se non di più) 50% della Samp. Un pò di misura non guasterebbe. Dice: il calciomercato ha disturbato il clima. Ma, e le altre 19 squadre?Come nella vita in genere, anche nel calcio biogna sempre ragionare con la propria testa! E non intestardirsi con gli idoli (sempre di passaggio…) perchè prima o poi, lo dice la Storia, il popolo abbatte le loro statue.
Naaaaaa…..SINISA FORSE SI E’ montato la testa….credo che qualche squadra di 1ª fascia gli stia facendo la corte….. Perche’ LUI NON PUÒ’ mettere il VETO SULLE DECISIONI DEL PRESIDENTE….!!!!!!