“Eto’o fa arrabbiare Sinisa”. Questa la fesseria del giorno. Sul sito calciomercato.com imperversa il giornalista Pippo Russo. In un vecchio articolo aveva sancito (senza dati certi) il malaffare di Ferrero. Ora ha fatto anche di peggio, sostenendo la tesi “tecnica” di un Mihajlovic furioso costretto a sottostare alle scelte malate della società Sampdoria.
Beh, si accappona la pelle di fronte a una tale accozzaglia di palle.
Felice Caccamo aveva un amico, il grande Tommaso o’Pallonaro, noto per le sue palle, bufale a cui credeva soltanto il buon Felice.
Leggendo l’articolo del giornalista citato ci sembra di trovarci sullo stesso piano.
Ecco l’incipit dell’articolo di Russo:
“Sinisa Mihajlovic è parecchio incazzato. Lo mostra come si fa ogni volta che ci si trovi a dovere accettare situazioni di cui si condivide poco o nulla. […] L’incazzatura di questi giorni è naturale. Appartiene a un uomo che si sente scavalcato e preso in giro, e vede l’ottima opera realizzata da poco più di un anno a questa parte messa a repentaglio da decisioni dei suoi superiori, senza minimamente tenere in conto del suo lavoro sul campo. Che poi è il solo che conti, quello che permette a chi dai piani alti fa il guitto e si prende la popolarità”.
Quindi ricapitoliamo, secondo Russo Mihajlovic è il burattino che mastica amaro, sull’orlo di una crisi di nervi perché i suoi fili sono mossi dall’alto dal diabolico Ferrero, per di più guitto e pagliaccio della situazione.
Buoni di qua e cattivi di là. Una visione da fumetto, ricorda un po’ quelle belle descrizioni easy-dark di Topolinia. Chi comanda è il malefico Ferrerus Diabolicus
Continua Russo:
“I primi segni di nervosismo si erano avuti durante la conferenza stampa antecedente la gara di Parma. A farlo spazientire fu un domanda sull’argentino Correa. Del ragazzo arrivato all’apertura del mercato si dice che sia costato parecchio, certo abbastanza da chiedersi come possa un club della taglia della Sampdoria a compiere un così ingente sforzo finanziario su un solo calciatore. Soprattutto, si dice che dietro il suo trasferimento a Genova ci sia la manina di un fondo d’investimento, e che concluso questo breve scorcio di campionato in Italia egli si trasferirà al Manchester City. A Sinisa è tocca abborracciare una mezza verità dicendo che il ragazzo avrà bisogno di tre-quattro mesi per essere in condizioni tali da scendere in campo. E poiché dire tre-quattro mesi equivale a dire fine campionato, ecco che l’ipotesi su un Correa venuto a Genova soltanto per svernare prende credibilità. Ma Sinisa non può dirlo. Gli tocca far finta che sia tutto normale, e che Correa debba rimettersi in forma come se fosse tornato quindici chili sovrappeso da un anno sabbatico”.
Russo è convinto che dietro l’acquisto di Correa ci sia un fondo d’investimento. Il fatto non è dimostrabile. Ma non si capisce cosa possa interessare a Sinisa che, da tecnico, si deve occupare di questioni tecniche legate al campo.
Se Correa è stato parcheggiato a Genova lo scopriremo a giugno. Se è arrivato per aumentare il suo valore, beh, diciamo che è il destino di tutti questi giovani talenti che approdano in squadre della dimensione della Samp.
Mihajlovic ha già detto che lo farà giocare quando sarà pronto per il campionato italiano: il resto è aria fritta.
Se poi fosse obbligato a farlo giocare è un altro discorso. Ma non è il nostro caso. Forse Pippo Russo non conosce bene Mihajlovic: se lo obblighi a fare qualcosa che non vuole, Sinisa ti appende al muro.
Ma non basta: Pippo Russo, col dente avvelenato verso il diabolico Ferrero, argomenta ancora:
“Il secondo episodio è avvenuto domenica pomeriggio durante Sky Calcio Show. Mihajlovic era già teso per l’andamento della partita. A quel punto è arrivata la domanda di Ilaria D’Amico su Eto’o. Sinisa ha visto toccare l’argomento sul quale vorrebbe davvero dire tutto ciò che pensa ma, ancora una volta, deve tenerselo per sé”.
Da qui in avanti è un crescendo di supposizioni degne del glorioso Tommaso o’ Pallonaro.
L’incazzatura furiosa e repressa di Mihajlovic secondo la tesi di Russo avrebbe questi motivi:
“questo balletto di nuovi arrivi dai nomi altisonanti ma dallo stato di forma tutto da decifrare, col clamore mediatico che si sono portati dietro, rischia d’essere destabilizzante per un gruppo che fin qui ha fatto molto più di quanto gli fosse chiesto a inizio stagione: un gruppo da combattimento forgiato dal suo allenatore, e nel quale a tirare la carretta sono molti calciatori già presenti nella scorsa stagione. Sinisa non capisce e non lo nasconde. Sente dire addirittura che a Samuel Eto’o viene proposto un ruolo da dirigente da occupare dopo la conclusione del contratto da calciatore. Bizzarra soluzione, se mai dovesse avverarsi. Perché è vero che il calcio diventa sempre più una cosa diversa rispetto a ciò che è sempre stato. Ma almeno su un elemento aveva mantenuto un punto fermo: che affinché un calciatore diventasse un dirigente di club dovesse trascorrere anni dentro quel club e dimostrare un’adesione non casuale ai colori.
Tenuto conto di ciò, capirete come mai Sinisa in questi giorni sia incazzato”.
A parte la psicologia spicciola del giornalista, qui le tesi raggiungono l’iperbole della stronzata: un dirigente deve appartenere alla storia del Club? Certo, forse nel Paese dei Balocchi. Ma dove sta scritto?
Osti, ad esempio, appartiene alla nostra storia? (e poi Eto’ giocherà 3 anni e mezzo con noi, quindi, nel caso, farà parte della storia blucerchiata)
E poi: a Sinisa stanno smontando il giocattolo? O Russo, ma che cazzo dici?
E’stato ceduto Manolo ed è stato detto in tutti i modi possibili che non potevamo fare niente per trattenerlo. Sinisa non vive sulla Luna, queste cose le conosce benissimo e ha dovuto accettarle.
“Sono arrivati Muriel ed Eto’o, dietro clamore mediatico destabilizzante”…
Sì buonanotte, invitiamo Russo a occuparsi di bocciofile, lì può star certo che di clamore mediatico non se ne trova, gli atleti possono vivere sereni.
“E’ stato destabilizzato un gruppo da combattimento forgiato a propria immagine dal suo allenatore, e nel quale a tirare la carretta sono molti calciatori già presenti nella scorsa stagione”.
Ecco appunto, Okaka ha avuto un momento di appannamento, Palombo ha bisogno di una bombola d’ossigeno.
Sulla bilancia: meno Gabbiadini, più Muriel, Correa, ed Eto’: i conti li faremo a fine anno, vedremo se gli acquisti sono stati azzeccati.
Questo allarmismo di Russo (corroborato da riflessioni psicologiche degne di un banco dell’Ortofrutta) fa ridere i polli.
Burattinai malefici, tecnici sull’orlo di una crisi di nervi, intrighi, malaffare, ma che roba è?
A Pippo, torna tra di noi, torna nel mondo della realtà.
Noi ci godiamo Eto’o, tu lascia la fiasca!
10 commenti
Ridicolo
Pippo russo vai a fanculoooooooi
ma chi è sto pagliaccio?
Ma è un bibino represso
L’avevo letto ieri l’articolo di questo “disturbato”, ci manca solo che scrivesse che Ferrero ruba i portafogli negli spogliatoi poi le avrebbe sparate tutte……!!!!
Pippo Russo chi?
Quindi Correa è venuto qui a svernare alla veneranda età di 20 anni 😀 Il ragazzo è ancora in tempo ad essere ib forma x il derby e sparargli due pere 😀 repressi di sto cazzo
Poveraccio
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Ma quello che dice… Questo pseudo giornalista….. E’ prima o dopo aver bevuto il fiasco di vino???? Sinisa che vuol fare il manager allenatore…. Non ha ancora capito quello che FERRERO HA DETTO: se si innamora di un’altra donna… Può’ andarsene quando vuole…. Morto un papa se ne fa’ un’altro…..!!!!!!