Giustamente la corte d’appello della Figc ha dato ragione a Massimo Ferrero, che infatti ha gongolato su twitter: “Questo vuol dire che Dio esiste. La Corte d’Appello Federale mi ha assolto!”.
Non ci spingiamo su questioni teologiche, ma l’inibizione a Ferrero è stata un’idiozia delle peggiori: perché mai la parola “filippino” dovrebbe essere razzista? Paradossalmente è la Figc ad essere razzista se arriva a questo pensiero.
Il Viperetta aveva sbulaccato, ma da qui alla squalifica ce ne corre.
Squalifica finalmente annullata, così come l’inibizione. A Ferrero resta da la multa di 10mila euro.
E’ stata ridotta anche l’ulteriore sanzione, per responsabilità diretta concorrente, alla società Sampdoria: da 35mila a 20mila euro.
Sul sito ufficiale della Samp è stato quindi pubblicato questo comunicato “Un grazie sincero all’avvocato Gian Michele Gentile, legale che ha seguito l’iter processuale. Massimo Ferrero ringrazia inoltre personalmente tutte le componenti della Figc che garantiscono ogni giorno il fair play e vigilano sul rispetto delle regole”.
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