25 maggio 1997, penultima di campionato: la Samp di Eriksson si gioca la qualificazione in Uefa, il Cagliari di Carletto Mazzone la permanenza in A.
Ne nasce un incontro infernale, rocambolesco, giocato alla morte da entrambe le squadre.
La Samp ha dalla sua la classe cristallina di Bobby gol (quel pomeriggio in giornata di grazia), la regia fatata di Veron e un Montella bruciante in zona rete. Il Cagliari schiera il talento incompreso O’ Neill, ma deve far fronte ad un Ferron superbo che vola di palo in palo, e ad una sfiga pazzesca. Alla fine vinciamo noi, grazie a due autoreti del Cagliari (la seconda, decisiva all’89′ su tiro a voragine di Iacopino deviato da Villa), condannando i sardi alla serie cadetta (la matematica arriverà la settimana successiva).
“Calcio è crudele”, dirà alla fine l’uomo di ghiaccio Eriksson, ponendo l’epigrafe sulla partita.
Cagliari-Sampdoria 3-4
reti: 11′ Mancini, 13′ O’Neill, 45′ aut. Minotti, 66′ Cozza, 73′ Montella, 79′ Pancaro rig., 89′ aut. Villa
3 commenti
E calcio in culo di Cellino a Iacopino… 🙂
Che bel titolo “Noi in Uefa, sardi in B”, come se a far retrocedere il Cagliari fosse stata la Sampdoria…conoscete la storia di quel campionato o siete solo tendenziosi?
Ciao Andrea,
onestamente, pur sforzandoci, non riusciamo a vedere alcuna tendenziosità nel titolo ma solo una analisi dei fatti. La samp vinse qualificandosi in Uefa e il cagliari, perdendo, fece un ulteriore e probabilmente decisivo passo verso la B. Nessuno dice che sia stata la Samp a spingercelo.