Vittoria doveva essere: ora uccideteli, affossate l’inferiore e fatelo scendere a livelli ancor più infimi. Quelli che dovrebbero appartenere di diritto al bibino inferiore se quest’anno non avesse avuto la fortuna sfacciata di poter contare su tre compagini derelitte che da mesi giocano a chi fa meno.
Solo le Merde con un M monumentale potevano prendere 5 gol da questa squadra di scappati di casa.
A poco è servito l’arrivo di Zeman in terra d’Abruzzo, se non forse a evitare che a Pescara la tifoseria diventasse una polveriera.
I biancazzurri restano poca cosa, anche con Mastro Zdenek in panchina: uno sguardo truce del boemo accompagna infatti le giocate da serie cadetta degli abruzzesi.
Superiamo gli ospiti senza eccessiva fatica, finalmente guidati da un Bruno Fernandes ispiratissimo che segna una rete, offre due assist vincenti e si permette persino il lusso di sbagliare il 4-1 a pochi metri dalla porta di Bizzarri, sparacchiando alto.
La cronaca: il primo tempo inizia in modo compassato. C’è bisogno della fiammata di Muriel che slalomeggia in area avversaria (favorito da un contrasto vinto) e offre la palla d’oro a centro area per l’accorrente Bruno Fernandes, che finalmente torna al gol con un tiro secco da distanza ravvicinata: 1-0.
La passeggiata di salute ha un momento di difficoltà, allorché il lungagnone Cerri (non proprio un centroboa da massima serie, piuttosto un robusto taglialegna da Parco Nazionale del Gran Sasso) si fa trovar pronto sul cross dalla destra di Benali e segna da due passi, spingendo la palla in rete.
L’1-1 desta qualche preoccupazione: ma la ripresa è un monologo doriano, facilitato dall’errore pacchiano di un difensore pescarese che si affossa da solo su un cross teso dalla destra dell’ottimo Fernandes, lasciando la palla a Quagliarella, che sigla di testa la rete del 2-1. Terza rete in tre partite per Quagliarella.
Al 62′ Giampaolo concede il riposo a Muriel, sostituendolo con Schick, l’uomo che se gioca dall’inizio è normale, ma se entra dopo il 60′ si trasforma in Schick le Fantastique.
E infatti al 69′ l’ennesima imbucata di Fernandes trova il giovane attaccante cecchino davanti a Bizzarri: il sinistro del ragazzo glaciale della Boemia non lascia scampo al portiere pescarese.
3-1, partita chiusa e pensiero a sabato sera tra i cori festosi della Gradinata.
Senza fare giri di parole conta una sola cosa: ucciderli.
4 commenti
io mi tocco le palle.quando arriviamo al derby troppo spavaldi e baldanzosi e loro in depressione non mi fido
Ad oggi la Samp sta facendo proprio un bel campionato dopo un’inizio stentato bravo l’allenatore a tenere le redini della squadra. La ciliegina sulla torta sappiamo tutti quale sarebbe e concordo con il chiamare Merde o rumente con chi lo merita.
Concordo, conta solo vincere in qualunque modo. Per lasciarceli alle spalle e spingerli ancora più giù, per dimostrare che possiamo mantenere questo ritmo e difendere il 10 posto.
Non so come prendere la loro vittoria di Empoli ( poi saremmo noi quelli fortunati, 3 punti con dei tiracci da fuori nei minuti finali, se non in pieno recupero nelle ultime due partite !), arriveranno al derby sicuramente con meno ansie e chissà se questo può essere un bene o un male…
A memoria non ricordo una stracittadina dove nessuna delle due squadre si gioca qualcosa, sono curioso di vedere che partita verrà fuori…