Torna Memorie Blucerchiate, la rubrica della grande memoria storica doriana Roberto
EFFETTO SCADUTO
Ho scritto questo pezzo prima della sconfitta di Torino e pur se l’effetto è scaduto non cambia la sostanza. Dicevo pressappoco così: “Alzi la mano chi non ha mai cercato di superare le Colonne d’Ercole della fantasia, magari in improbabili voli pindarici, in un inizio di campionato pregno di successi”. Salvo poi scontrarsi con la realtà come è avvenuto in questi giorni.
Ricordiamo ancora la partenza supersonica della Samp targata Del Neri-Cassano-Pazzini. Quattro vittorie e poi la caduta di Firenze. Anche se il seguito non è stato male con la conquista del preliminare di Champions.
Sono belli i momenti in cui si mantiene la “verginità” che porta l’immaginazione oltre ogni ostacolo. Da sempre, mio fratello ed io, questi magici momenti li viviamo con il mai obsoleto “Dove potrà mai arrivare questa Sampdoria?” Salvo poi dover accettare il più crudo e naturale dei risvolti oggettivi.
Voglio ora raccontarne uno di questi episodi, una assai vecchia “Memoria blucerchiata”. Correva l’anno 1964 e la Samp del Presidente Lolli Ghetti e dell’allenatore Ocwirk poi sostituito con “Pinella” Baldini non era proprio da buttar via. In particolare i 5 davanti: Frustalupi (Masiero)-Lojacono-Sormani-Da Silva(detto China) e Barison. Per me era,sulla carta, un attacco (quasi….) atomico.
Partenza a Vicenza(13/9) con un pareggio senza reti. Fin qui niente di strano. La domenica dopo (20/9) a Marassi rifiliamo tre pappine alla Fiorentina (Da Silva, Sormani, Barison). Ancora un pari a Cagliari (27/9 – 1-1 con rete di Barison che segna un minuto dopo un certo Gigi Riva) e il 4 ottobre superiamo la Roma a Marassi con marcatura dell’ex Ramon Lojacono (1-0). Ancora grande Samp l’11 ottobre nella fatal (anni dopo……) Bologna espugnata con rete di Paolone Barison, con filotto a Genova il 18 ottobre superando di misura il Mantova con gol di “China” Da Silva nella porta di, udite, udite, un certo Dino Zoff.
Chi avrebbe mai immaginato che la Samp sarebbe stata prima in classifica(ex-aequo con il Milan) alla sesta giornata con 10 punti? (oggi sarebbero 14). Avevo 16 anni e il furore tipico dell’età mi portò a comprare un grande quaderno dove riportai dati e formazioni unitamente ai miei commenti favorevoli ed a varie fotografie incollate,a testimonianza dell’evento, nelle varie pagine. Ero euforico! E fu forse in quel tempo che cominciammo con il “dove potrà mai………” Ma tutto finì lì e la caduta che, inevitabile, arrivò, fece molto male. Le successive quattro partite furono altrettante sconfitte (Varese-Samp 2-0 / Samp-Milan 0-2 / Juve-Samp 2-0 / e per finire, ahi, ahi, Genoa-Samp 2-1 con il mitico-per-loro gol di Rivara). Per rivedere una vittoria dovemmo aspettare il 17 gennaio 1965 (Samp-Atalanta 1-0 rete di Da Silva). Quell’anno, tanto per cambiare, la salvezza arrivò alla fine perché Messina e Mantova erano da tempo distanziate in fondo alla classifica ma l’ultimo posto utile per la permanenza in Serie A fu una lotta a due che si risolse all’ultima giornata con un pareggio a Bergamo(0-0) mentre la nostra rivale strapazzò la Fiorentina (4-1).
Fummo quartultimi con 29 punti, uno in più della squadra che lascio alla fervida immaginazione del lettore scoprire chi fu.
Dico solo che i caroselli per la città (ci accontentavamo di poco) furono doppi: per la nostra salvezza e per la retrocessione…….ah,ah,ah, ancora adesso non posso fare a meno di ridere……..
1 commento
Bel ricordo, e diciamo che nel 2003, per avvicinarci un pò di più ai giorni nostri, abbiamo vissuto forse qualcosa di ancor più godurioso, seppur vanificato, tre mesi più tardi dalla più grande porcheria mai commessa dalle istituzioni calcistiche…